Libia. I miliziani di Gheddafi sparano negli ospedali, i ribelli strappano i terminal petroliferi al regime

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

Muammar Gheddafi

BENGASI – Mentre i miliziani di Muammar Gheddafi sparano negli ospedali ai feriti, i ribelli a Bengasi hanno strappato i terminal petroliferi al regime. Le due notizie si rincorrono sulle agenzie e le uniche fonti sono testimoni del luogo, secondo i quali esponenti dei ”comitati rivoluzionari” al soldo di Muammar Gheddafi fanno irruzione negli ospedali di Tripoli e uccidono i feriti che hanno manifestato contro il regime.

A raccontare questo orrore sarebbe stato un medico a Sliman Bouchuiguir, segretario generale della Lega libica per i diritti umani. ‘Esponenti dei ‘comitati rivoluzionari’ al soldo di Muammar Gheddafi hanno fatto irruzione negli ospedali di Tripoli e hanno ucciso i feriti, quelli che avevano manifestato contro il regime. Hanno portato via i cadaveri, per farli scomparire, forse per bruciarli, perche’ sanno che si stanno avvicinando giornalisti stranieri. I medici, che si sono opposti, sono stati minacciati. E’ avvenuto ieri e l’altro ieri”. Questo invece è lo scenario descritto all’agenzia missionaria MISNA dal rappresentante del Fidh. L’informazione, dice, gli e’ stata riferita da una fonte medica dell’ospedale centrale di Tripoli, uno dei quattro o cinque nosocomi della capitale.

Inoltre I principali terminal petroliferi ad est di Tripoli sarebbero nelle mani dei rivoltosi, che li hanno strappati al controllo del regime di Muammar Gheddafi.

Le fonti hanno precisato alla Reuters che i terminal petroliferi a Ras Lanuf e Marsa El Grega sono in mano ai rivoltosi e protetti. Soliman Karim, un abitante coinvolto nell’amministrazione provvisoria di Bengasi, ha detto che l’export dalla Libia, una fonte preziosa di entrate per il paese membro dell’Opec, sta continuando. Un altro abitante ha detto invece che il flusso potrebbe essere stato ridotto.