Libia, Frattini: “Ci aspetta un esodo biblico di immigrati. Tra loro componenti di Al Qaeda”

Pubblicato il 23 Febbraio 2011 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

Franco Frattini

ROMA – ”Sappiamo cosa ci aspetta quando verrà giù il sistema Paese Libia: un’ondata anomala di 2-300 mila immigrati. E sono stime al ribasso”. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato dal Corriere della Sera, parla di ”esodo biblico” e spiega che il dopo Gheddafi è un’incognita.

In Italia, dice Frattini, non arriveranno i libici. ”In Libia un terzo della popolazione è subsahariana. Stiamo parlando di due milioni e mezzo di persone che se viene giù il sistema Paese scappano, perché rimangono senza lavoro. Non tutti in Italia, per carità: dalla Cirenaica, da Bengasi, è molto più vicina la Grecia, ma alla fine – sottolinea – quelle stime sono decisamente basse. E’ un esodo biblico, un problema che ogni italiano non deve sottovalutare”.

Il problema della Libia, rileva Frattini, è che ”a parte Gheddafi non conosciamo nessun altro politico, partito, e adesso ci è impossibile immaginare un futuro dopo di lui. La natura enigmatica di questo Paese ci impedisce di fare ragionamenti analoghi a tutti gli altri del Maghreb pure sconvolti dalle rivolte”.

In Cirenaica, prosegue il ministro, ”ci sono le tribù: noi non abbiamo idea di chi siano quelli delle tribù. Sappiamo però che sono pericolosi. Lì ci sono componenti di Al Qaeda. Per questo fin dal 2006 abbiamo deciso di chiudere il consolato italiano, in Cirenaica”. Inoltre ”sono arrivate minacce di rapimenti a danno di occidentali”.

Per il titolare della Farnesina, il discorso televisivo di Gheddafi è ”un messaggio che atterrisce, fa pensare soltanto a una nuova spirale di violenza”. ”In emergenza – afferma – abbiamo pronto un contingente di forze speciali alla nostra ambasciata di Tripoli, mentre in Italia sono allertate le forze del comando operativo interforze”.

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