Libia. Il “fratello” Mesic: “Gheddafi era pronto a lasciare il potere”

Pubblicato il 23 Agosto 2011 - 08:40 OLTRE 6 MESI FA

ZAGABRIA – L’ex presidente della Croazia, Stipe Mesic, ha parlato la settimana scorsa direttamente con il colonnello Gheddafi, che gli avrebbe detto ”di essere pronto a lasciare completamente la vita pubblica e politica della Libia, e promesso di non interferire nel periodo dell’introduzione di un sistema pluripartitico, a condizione pero’ che prima si fermino gli attacchi della Nato”. Lo sostiene lo stesso Mesic, al potere dal 2000 al 2010, in un comunicato diffuso stasera a Zagabria e pubblicato dai siti internet croati.

Mesic, conosciuto come ”amico di Gheddafi” che chiamava ”fratello” – fu uno dei primi leader europei a visitare la Libia dopo il disgelo di alcuni anni fa – aveva accolto con riserbo l’inizio della rivolta contro il regime di Gheddafi e si era dichiarato contrario all’intervento della Nato. Oggi sostiene di poter confermare di prima mano che negli ultimi giorni il governo di Tripoli aveva tentato ”di far arrivare il messaggio di Gheddafi, tramite tutti i canali possibili, ai Paesi che hanno avuto un ruolo cruciale nell’organizzazione e nella guida delle operazioni militari in Libia”.

”Decine di migliaia di attacchi aerei della Nato, come le operazioni finali, nelle quali molto probabilmente hanno partecipato anche le forze marittime dell’Alleanza atlantica, hanno portato alla quasi totale disfatta della resistenza dei lealisti di Gheddafi”, osserva Mesic esprimendo dispiacere per le perdite di vite umane. L’ex presidente croato ha dichiarato al tempo stesso di non avere ”nessuna illusione sul carattere del regime in senso democratico, ma di essere pienamente consapevole del suo carattere fortemente laico”. Del ”messaggio personale” di Gheddafi Mesic ha informato gli ambasciatori di Stati Uniti, Cina e Russa a Zagabria. .