Libia. Rischio terrorismo dai missili antiaerei Manpad rubati a Gheddafi

di Sergio Carli
Pubblicato il 18 Giugno 2011 - 11:36| Aggiornato il 19 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

Il lancio di un Manpad

WASHINGTON, STATI UNITI – Gli Stati Uniti stanno pagando circa un milione di dollari a gruppi britannici e svizzeri esperti nella bonifica di ordigni esplosivi il cui compito è trovare e distruggere in Libia missili antiarei spariti dai depositi governativi che potrebbero cadere nelle mani di organizzazioni terroristiche.

Il Dipartimento di Stato americano infatti teme che questi missili portatili, chiamati Manpad, possano essere usati dai terroristi per abbattere aerei civili in tutto il mondo.

Questa è una conseguenza non voluta dell’attacco a Gheddafi, ma forse prevedibile da parte di tutte le teste fine che, a Parigi soprattutto e a Londra, hanno deciso l’intervento sulla Lobia in modo tanto approssimativo. Forse speravano che Gheddafi cedesse dopo le prime bombe. Invece i russi hanno messo in giro la previsione che più passa il tempo più si renderà necessario un intervento a terra e gli americani hanno dato segni di impazienza di fronte alle ambiguità della Nato (leggi gli europei) nella conduzione della guerra.

Il rischio di una metastasi terroristica ora dà i brividi. I militari libici hanno accumulato circa 20.000 Manpad prima dell’inizio della rivolta popolare lo scorso marzo. La maggior parte di essi sono ancora in possesso del governo del colonnello Muammar Gheddafi, ma alcune basi e depositi di munizioni in aree controllate dai ribelli o contestate sono stati saccheggiati, e un numero imprecisato di missili sono andati perduti senza che nessuno sappia dove si trovano.

I gruppi di esperti, che cercheranno anche mine ed altri ordigni bellici, svolgeranno la loro attività nelle aree controllate dai ribelli e lontani dalle zone dove sono in corso combattimenti. Gli Stati Uniti e le autorità alleate hanno avvertito i ribelli che la loro cooperazione nel trovare o consegnare i missili verrà presa in considerazione quando si tratterà di fornire loro aiuti per la ricostruzione.

Gran parte degli aerei americani e della Nato sono dotati di sistemi elettronici per sfuggire alla traettoria di missili, ed in ogni caso volano ad altitudini che i Manpad non posso raggiungere, ma gran parte degli aerei civili non hanno questo tipo di difese e sono quindi vulnerabili agli attacchi. Quasi una dozzina di aerei cargo e passeggeri sono stati abbattutti dai Manpad in Africa ed in Asia nell’ultimo decennio.

Di recente sono circolate notizie in Algeria e in Chad, ed anche sui media russi, secondo cui missili antiarei e i loro sistemi di lancio rubati dai depositi militari libici sono già finiti nelle mani di un gruppo terroristico nordafricano, Al Qaeda del Maghreb Islamico. Queste notizie non sono state però confermate dall’intelligence degli Stati Uniti.

Funzionari dei gruppi di bonifica hanno dichiarato che quasi tutti i depositi libici di armi che hanno esaminato nelle scorse settimane mostrano chiari segni di essere stati saccheggiati dai ribelli all’inizio del conflitto. E poichè non sono stati ritrovati gli inventori è impossibile sapere cosa contenessero i depositi e cosa sia stato portato via.