Libia-Svizzera, revocato il blocco dei visti ai Paesi Schengen: crisi continua

Pubblicato il 27 Marzo 2010 - 20:42| Aggiornato il 28 Marzo 2010 OLTRE 6 MESI FA

La Libia ha revocato il blocco dei visti ai cittadini dei Paesi Schengen. Nonostante ciò Tripoli fa sapere che la disputa diplomatica con Berna non è terminata e ribadisce di volere un «arbitrato internazionale» sulle circostanze dell’arresto di Hannibal Gheddafi, figlio del leader libico, a Ginevra nel 2008. La crisi con la Svizzera «è un altro argomento», ha detto il ministro degli Esteri libico, Moussa Koussa, a margine del vertice della Lega araba a Sirte, a chi gli chiedeva se la revoca reciproca delle restrizioni dei visti aprisse la strada a una soluzione alla querelle con Berna.

La Libia si aspetta ancora «un arbitrato internazionale», ha ricordato il ministro. All’origine della controversia tra i due Paesi, l’arresto di Gheddafi Jr e la pubblicazione su un giornale svizzero delle sue foto segnaletiche.

«Accetteremo i risultati (dell’arbitrato) qualunque essi siano, negativi o positivi», ha aggiunto il ministro Koussa. Come ritorsione per l’arresto del figlio di Gheddafi, le autorità libiche avevano, tra l’altro, arrestato due uomini d’affari elvetici di cui uno, Max Goeldi, sconta dal 23 febbraio scorso una pena di quattro mesi per «soggiorno illegale» in Libia. «Nessuna decisione politica in materia di giustizia», ha detto il ministro rispondendo a una domanda sull’eventualità che il leader libico conceda la grazia a Goeldi. «Se l’Alta corte si convince, può prendere questa decisione. Altrimenti nessuno può obbligarla a farlo», ha precisato Koussa.