Rivolte in Nord Africa, Magdi Allam: “In campo esercito e islamici radicali”

Pubblicato il 22 Febbraio 2011 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

Magdi Allam

VERONA – Per l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam nei paesi del Nord Africa al centro delle rivolte popolari di queste settimane ”ci sono due forze principali: l’esercito e gli islamici radicali, che si annidano all’interno delle moschee. Questo è valido per l’Egitto, la Tunisia, ma anche per la Libia”.

Già nel passato – ha ricordato Allam, a margine di un incontro a Verona – Gheddafi è ricorso ad una sanguinosa repressione di rivolte promosse dagli estremisti islamici”. Allam ha quindi fatto un richiamo sulla necessità di fare attenzione nell’esaltare una situazione di democrazia ”che finisce per essere concepita come e semplice esercizio delle elezioni”, ricordando che l’elezioni sono parte della democrazia ”ma non la esauriscono” e che anche Hitler e Mussolini ”arrivarono al potere attraverso delle libere elezioni”.

Secondo l’europarlamentare non bisogna commettere l’errore di portare al potere coloro ”che una volta che arrivano al potere lo monopolizzano, soffocano la democrazia e uccidono la libertà”. Allam ha quindi ricordato che quello che sta accadendo al di là del Mediterraneo ”ci riguarda molto da vicino, perché questi dittatori, Gheddafi in primis, siamo stati noi a coltivarli, a sostenerli, pur di avere in cambio il petrolio, il gas, i fondi sovrani e l’apertura dei loro mercati”.

Secondo l’europarlamentare poi in taluni casi sono state loro anche delle armi; armi che vengono ora usate, ricordando quanto sta avvenendo in Libia per massacrare il popolo. ”Credo che quello che sta accadendo – ha detto ancora – è anche una nostra sconfitta”, che ci deve far pensare e deve indurre a cambiare atteggiamento per comprendere come gli affari, che sono di per se legittimi – ha ricordando – devono peròcontestualmente avvenire nell’ambito del rispetto dei diritti della persona, della condivisione dei valori non negoziabili, della democrazia sostanziale.

Riguardo infine alla minaccia di un’ondata di immigrazione clandestina che potrebbe arrivare dalla Libia Allam ha parlato di un’Europa ”che si vergogna delle proprie radici giudaico-cristiane che svende i valori non negoziabili, che tradisce l’identità cristiana, che è incapace di affermare delle regole che si sostanziano di diritti e di doveri che valgono indistintamente per tutti”. Pertanto l’Unione europea ”e’ incapace di avere un’unica politica della difesa, della sicurezza e quindi anche dell’immigrazione e dell’integrazione”. Allam ha concluso ricordando la necessità di avere dei valori condivisi senza i quali l’Europa non riuscirà a rapportarsi con un mondo globalizzato.