Mail a Clinton: “Se Obama chiama Berlusconi si farà bello”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2015 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Mail a Clinton: "Se Obama chiama Berlusconi si farà bello"

Mail a Clinton: “Se Obama chiama Berlusconi si farà bello”

ROMA – Nell’email-gate di Hillary Clinton spunta il nome di Silvio Berlusconi. In un messaggio all’allora segretario di stato, l’amico e consigliere di un quarto di secolo Sidney Blumenthal la invita a premere affinché il presidente Barack Obama chiami Silvio Berlusconi, dopo l’attacco subito a piazza del Duomo a Milano.

“Sarebbe un gesto appropriato e di cortesia”, scrive Sid il 5 dicembre 2009, e tuttavia mette in guardia la Clinton: “L’attacco è arrivato in un momento in cui Berlusconi ha cominciato a perdere terreno politico e il suo governo e il suo partito hanno usato l’attacco per creare una ondata di simpatia a suo vantaggio, affermando che i suoi oppositori hanno seminato un clima di ‘odio'”.

Il premier italiano “renderà certamente pubblica la telefonata”, è la previsione di Blumenthal: “Sarebbe dunque imbarazzante se la telefonata fosse usata solo come elemento di una campagna di simpatia contro le azioni giudiziarie”. Sid Blumenthal è un “Friend of Bill” e un “Friend of Hillary” d’annata.

“Ci sono molti motivi per cui Obama dovrebbe telefonare, non ultimo condannare la violenza contro un capo di stato democraticamente eletto. Sarebbe curioso che un presidente americano non chiamasse un capo di stato di un paese della Nato che è stato fisicamente attaccato”, scrive a Hillary l’amico. La mail è una delle oltre 4.000 rese note ieri dal Dipartimento di Stato per un totale di oltre settemila pagine di corrispondenza.

Tutte le mail sono state scritte usando il server privato di casa Clinton, non l’account ufficiale del governo federale, una scelta che Hillary di recente ha definito “un errore”. Parecchi messaggi rivelano un interesse costante della attuale frontrunner democratica per la politica interna. E’ sempre Blumenthal ad esempio che, in una mail datata Election Day 2010, liquida come “sordido, pigro e alcolizzato” John Boehner, lo speaker della Camera appena passata in mano repubblicana: “Così lo giudicano i suoi colleghi repubblicani più giovani e più conservatori”.

Le mail aprono uno spiraglio nel mondo di Hillary. Spunta Chelsea che chiede a “mamma e papà” di restare “soldato invisibile” delle loro attività politiche e filantropiche. Nella fattispecie la First Daughter aveva mandato ai genitori le sue raccomandazioni sullo stato dei soccorsi a Haiti dopo un viaggio nell’isola colpita dal terremoto a nome della Clinton Foundation. Niente di illegale nella corrispondenza, se non che i ruoli sono estremamente confusi. Accade spesso nel mondo dei Clinton.