Manager russo arrestato a Napoli su ordine Usa. Putin furioso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2019 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
Intrigo internazionale a Napoli: su ordine Usa arrestato manager russo

Il presidente russo Vladimr Putin (Ansa)

ROMA – Intrigo internazionale fra Italia, Russia e Usa. Proprio nel giorno in cui giura il nuovo governo. Aleksandr Korshunov, alto dirigente della ODK (controllata del conglomerato statale russo Rostec) è stato infatti arrestato a Napoli il 30 agosto scorso. Su indicazione degli Stati Uniti, per sospetto spionaggio. Una storia che si può trasformare in intrigo internazionale (ricordate il caso di Lady Huawei arrestata in Canada, che ha causato un braccio di ferro diplomatico trilaterale tra Cina, Canada e Usa?). Una bella grana per Di Maio, appena nominato ministro degli Esteri.

Chi è il manager Aleksandr Korshunov.

Il presidente Vladimir Putin in persona è intervenuto sulla vicenda accusando gli Usa di “concorrenza sleale”. Korshunov, 57 anni, per la ODK – conosciuta all’estero anche con il nome di United Engine Corporation (UEC) – ricopre l’incarico di Responsabile dello Sviluppo Affari e si era recato a Napoli in vacanza, con la moglie.

Spionaggio internazionale.

Stando a quanto riportato dalla testata pietroburghese Fontanka, i sospetti di spionaggio risalgono al periodo 2009-2017 quando, sempre per la ODK, aveva lavorato come direttore marketing e vendite. 

L’arresto di Korshunov è stato eseguito nel rispetto delle normative Interpol in virtù di una richiesta internazionale classificata come ‘red notice’. Il manager è stato condotto nel carcere di Poggioreale e l’eventuale rogatoria internazionale ora passa a livello dell’autorità giudiziaria.

Il manager avrebbe rubato documenti di General Electric.

Ma è sulle ragioni dell’arresto che la questione si complica. Secondo quanto riferisce il quotidiano economico Vedomosti, che cita fonti proprie, Korshunov è accusato del furto di documenti di proprietà intellettuale della General Electric, il tutto, pare, nell’interesse del programma russo PD-14.

Ovvero il progetto di creazione di un motore aeronautico destinato al nuovo velivolo russo di medio raggio MC-21. La ODK si specializza infatti (fra le varie cose) nella progettazione e realizzazione di propulsori per il settore dell’aviazione e dello spazio. Alta tecnologia, insomma.

Ira Putin: “Dagli Usa concorrenza sleale”.

Ed è proprio su questo punto che si è scatenata l’ira di Vladimir Putin. “Noi – ha tuonato lo zar – sappiamo che l’ODK ha realizzato un nuovo motore. C’è voluto molto tempo per farlo: è il nostro primo prodotto high-tech in 28 anni”.

Poi un’informazione molto importante. “Abbiamo firmato un contratto con una società italiana per delle consulenze, è una pratica naturale in tutto il mondo: è un chiaro lavoro commerciale con partner europei”.

Ed è qui che Putin accusa gli Usa di giocare sporco. “Noi non abbiamo bisogno di rubare nulla. Abbiamo fatto tutto con le nostre mani e con le menti dei nostri specialisti: qui vediamo chiaramente dei tentativi di concorrenza sleale e ciò non rende migliori le relazioni fra noi”.

La protesta dell’ambasciata russa.

“I diplomatici russi hanno visitato il Dipartimento di Stato per la detenzione di un cittadino russo Alexander Korshunov”, ha detto l’ambasciata su Facebook, citata da Interfax. “Hanno espresso la nostra decisiva protesta contro queste azioni illegittime e hanno chiesto spiegazioni sui motivi del suo arresto e preteso il ritiro immediato della richiesta di estradizione del nostro connazionale”, ha detto.

“Abbiamo fatto presente che la pratica delle autorità statunitensi di dare la caccia ai cittadini russi in tutto il mondo è inaccettabile: va contro il diritto internazionale e porta anche a un ulteriore degrado e imprevedibilità delle relazioni Russia-Stati Uniti”, ha detto l’ambasciata.(fonte Ansa)