Medio Oriente. Arrivate in Siria le navi da guerra iraniane che hanno attraversato il Canale di Suez

Pubblicato il 26 Febbraio 2011 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA

Una delle due navi iraniane mentre attraversa il Canale di Suez

TEL AVIV, ISRAELE – Un testimone oculare ha riferito che le due navi da guerra iraniane che mercoledi hanno attraversato il Canale di Suez sono giunte nel porto siriano di Latakia, a quanto informa il quotidiano israeliano Haaretz.

L’iniziativa di Teheran è stata definita ”una provocazione” da Israele, che dista solo 100 km dall’ingresso settentrionale del Canale. Le due unità sono le prime che lo hanno attraversato dal tempo della rivoiluzione islamica iraniana del 1979.

Una fonte della Suez Canal Authority ha detto che le navi sono entrate nel Canale alle 05,45 di mercoledi e hanno raggiunto il Mediterraneo alle 15,00. Il loro rientro è atteso per il 3 marzo.

La ”sfida” di Teheran ha aumentato di timori di una ulteriore destabilizzazione del Medio Oriente, mentre la regione è sconvolta da proteste e ribellioni anti-governative senza precedenti. L’Iran è stato in passato accusato di contrabbandare denaro ed armi per rifornire gli Hezbollah in Libano. Il governo di Tel Aviv ha fatto sapere che sta costantemente monitorando il viaggio delle navi.

Il capo della marina iraniana, ammiraglio Habibollah Sayyari, ha respinto le critiche di Israele, affermando che le due unità non costituiscono alcun pericolo per la regione e che sono in Siria per un viaggio di addestramento. Ha aggiunto che ”le navi portano un messaggio di pace a tutto il mondo”, e che ”il regime sionista sta reagendo in maniera esagerata allo scopo di creare tensioni nelle fraterne relazioni tra i Paesi della regione”.

La radio israeliana ha citato l’ambasciatore iraniano in Libano, il quale ha negato che le navi nascondano a bordo armi sofisticate per gli Hezbollah. Ma dal canto suo il vice-primo ministro israeliano Moshe Ya’lon ha rilevato che ”ogniqualvolta l’Iran mette il zuo zampino in Medio Oriente la situazione non è mai buona. L’iniziativa iraniana non è certo di buon augurio, ma quelle navi non rappresentano per noi una immediata minaccia”.