Mediterraneo, tensione fra Grecia e Turchia: scontro fra due fregate
Pubblicato il 14 Agosto 2020 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA

Mediterraneo, tensione fra Grecia e Turchia: scontro fra due fregate (Foto Ansa)
Tensione alle stelle nel Mediterraneo, dopo lo scontro fra una fregata della Turchia e una della Grecia
Sale la tensione nel Mediterraneo orientale, dopo che la Turchia ha inviato la nave Oruc Reis per attività di esplorazione di idrocarburi all’interno della Zona economica esclusiva della Grecia (non riconosciuta da Ankara). Una escalation che vede numerosi interessi in gioco, compresa la partita libica.
In questo rinnovato braccio di ferro, fregate e corvette della Marina militare turca accompagnano la Oruc Reis. Il ministero della Difesa ha fatto sapere di essere pronto a proteggere fino in fondo gli interessi del suo Paese. Inaccettabile per Atene, sostenuta dai partner dell‘Ue e da Israele.
La diplomazia al lavoro
La diplomazia è al lavoro nel tentativo di disinnescare la portata esplosiva della situazione. Mediano la cancelliera Angela Merkel e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ieri hanno sentito il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Il dossier sarà oggi sul tavolo del Consiglio Esteri straordinario convocato dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Ma Parigi ha già rafforzato la sua presenza militare nell’area, inviando due caccia Rafale e due navi militari, mentre Atene è in stato di allerta, con i soldati richiamati dal congedo estivo.
Le fibrillazioni sono palpabili anche perché la Turchia ha avviato un’esercitazione navale nell’area a sud est delle isole greche di Kastellorizo e Rodi. E un incidente involontario potrebbe far precipitare la situazione.
L’accordo di demarcazione marittima
L’escalation arriva a meno di una settimana dalla firma dell‘accordo di demarcazione marittima tra il governo greco e l’Egitto del 6 agosto.
Un’intesa in contrasto con quella siglata a novembre tra Erdogan e il premier libico Fayez Al Sarraj per una spartizione del Mediterraneo orientale, in cambio di aiuto militare contro il generale Khalifa Haftar (sostenuto da Russia, Egitto ed Emirati).
Una divisione che oltre a porre un’ipoteca su ampie zone di ricerca di idrocarburi, dove anche l’Italia ha interessi attraverso l’Eni, blocca il transito a Eastmed, il progetto di gasdotto sottomarino che partendo dalle coste di Israele dovrebbe toccare Cipro, Grecia, e sbucare in Puglia.
Non a caso l’ambasciata israeliana ad Atene ha sottolineato che “Israele sta monitorando con attenzione l’incremento delle tensioni nel Mediterraneo orientale” e ha espresso il suo pieno sostegno e solidarietà alla Grecia. (Fonte: Ansa)