Un oblò che può costare la Casa Bianca. Romney: “Perché non si può aprire?”

Pubblicato il 25 Settembre 2012 - 16:20| Aggiornato il 26 Settembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Mitt Romney (Foto Lapresse)

LOS ANGELES – Dimenticate la faccia impassibile di George Bush alla notizia dell’attacco alle Torri Gemelle, le gaffe di Sarah Palin su una Corea del Nord “alleata” degli Stati Uniti, o quella di John MacCain che confonde Zapatero con un leader dell’America Latina. Dopo il 47 per cento di poveri su cui è inutile puntare, Mitt Romney cade su un aereo. Anzi, sui suoi finestrini. “Peccato che non si possano aprire. In caso di incidente è un vero problema” ha detto alla platea dei suoi ricchi sostenitori ad una cena di beneficenza a Beverly Hills.

Il milionario mormone di aerei ne ha visti in vita sua, ma evidentemente pensieri come pressione atmosferica, temperature glaciali o mancanza di ossigeno dovuti all’altitudine non devono averlo sfiorato. Il dottorato con lode a Harvard in Business Administration ha arricchito il suo conto in banca, forse meno le sue conoscenze. Almeno geografiche, visto che per l’ex governatore del Massachusetts (altra gaffe che i detrattori aggiungono alla lista) Gerusalemme è capitale d’Israele.

A Beverly Hills (tanto per non smettere di rivolgersi a quel 53% di americani che non vivono di sussidi) Romney parlava della moglie Ann, costretta ad un atterraggio di emergenza a Denver, in Colorado, per un avaria a bordo del jet usato per la campagna presidenziale. “Quando c’è un incendio su un aereo, non si sa dove scappare, e non si può far entrare aria perché i finestrini non si possono aprire. Non so perché i costruttori lo facciano. E’ un vero problema. E’ molto pericoloso”.

Dopo questa, parlare di stupro “legittimo”, come ha fatto il senatore repubblicano Todd Akin, appare quasi una presa di posizione colta, più che una gaffe. Ma Romney non è il primo a cadere su un aereo. Prima di lui, meno metaforicamente, scivolò dalla scaletta dell’Air Force appena atterrato a Vienna l’allora presidente Gerald Ford. Su quello scivolone sarebbe nata la frase del rivale Lyndon Baines Johnson “Ford non è capace di camminare e masticare una gomma contemporaneamente”.

Ora la stampa americana non ha lasciato cadere nel silenzio gli oblò di Romney. Dal New York Times al Washington Post è un coro di commenti che nel migliore dei casi arriva al “Speriamo solo scherzasse”. Più che le parole, fra poco conterà il voto. Può un uomo che dice queste cose governare un Paese come l’America? Se da Richard Nixon molti americani non avrebbero comprato un’auto usata,  con Romney potrebbero essere davvero pochi anche solo a voler salirebbe su un aereo. Chissà mai che per respirare un po’ d’aria non provi a smontare un oblò…

Uno scherzo? Più tardi però il sito del New York Magazine ha interpellato Ashley Parker, la giornalista del New York Times che aveva lanciato per prima la notizia della presunta gaffe di Romney. Parker ha detto di essere sicura che Romney scherzasse: “Era evidente dal contesto e quando lui ha fatto la battuta, tutti si sono messi a ridere”. Ma la rete non si lascia convincere facilmente: in uno dei commenti al pezzo del New York Mag si legge: “Ma ridevano con lui o di lui?”.