Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama mastica amaro per l’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qatar. In lizza, infatti, c’erano anche gli Usa che, a differenza del Paese arabo avevano già ospitato la rassegna nel 1994. Mondiale vinto dal Brasile ai rigori contro l’Italia di Arrigo Sacchi.
Agli Usa, però, la Fifa ha preferito il Qatar e Obama, infuriato, liquida la questione con una dichiarazione laconica: “Penso che sia stata una decisione sbagliata”. Gli States, in realtà non erano favoriti. I bookmaker dicevano Australia per il 2022 e Russia per il 2018. Hanno sbagliato in entrambi i casi. E forse, anche l’assegnazione ai russi della rassegna del 2018 contribuisce ad alimentare la rabbia di Obama.
Quanto alla scelta del Qatar le perplessità sono di tanti. E le motivazioni sono oggettive. Le statistiche dicono che nella zona, a giugno, di media ci sono tra i 40 e i 41 gradi centigradi. Non esattamente il massimo per il gioco del calcio, a meno che n0n ci si inventi un improbabile e costosissimo modo per climatizzare gli stadi. Mettiamoci anche la tradizione calcistica nulla e un Paese tutto da scoprire anche dal punto di vista degli impianti.
Obama, però, si metta l’anima in pace: la Fifa ha deciso e il mondo occidentale ha perso. In Qatar e Russia, invece, si festeggia. E alle cose da fare ci si penserà da domani.