Narcotraffico. Rick Perry vuole inviare l’esercito Usa in Messico

Pubblicato il 3 Ottobre 2011 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Una strage dei Narcos

MANCHESTER, STATI UNITI – Il governatore del Texas e uno dei candidati repubblicani alla Casa Bianca, Rick Perry, ha dichiarato che sarebbe favorevole all’invio di truppe americane in Messico per combattere i narcotrafficanti, a quanto riferisce Usa Today. ”Potrebbe essere necessario – ha detto in un comizio elettorale nel New Hampshire – che una volta laggiù i nostri militari si affianchino a quelli messicani per sterminare i cartelli della droga e tenerli lontani dai nostri confini”.

Una iniziativa del genere, rilevano gli osservatori, andrebbe ben oltre l’attuale coinvolgimento degli Stati Uniti nelle guerre della droga che imperversano in Messico con un sempre crescente numero di morti e nelle iniziative per fermare il flusso di narcotici oltre il confine in territorio americano. Il suggerimento di Perry, il cui stato, che ha un lungo confine col vicino del sud, ed è tra i più esposti all’attivita dei narcos, provocherà inoltre forte irritazione nel governo messicano. Il confine tra Stati Uniti e Messico è lungo 3.169 km.

Perry non ha precisato quale tipo di intervento militare riterrebbe consigliabile perchè – ha detto – ”non conosco con esattezza la situazione oltreconfine”. Ma ha aggiunto di ritenere ”molto importante per gli Stati Uniti lavorare con i messicani per impedire che il Paese fallisca”.

Rick Perry

Dopo il discorso di Perry l’amministrazione di Barack Obama non ha fatto riferimento alla sua proposta, ma ha sottolineato che ”continuerà la sua storica collaborazione col Messico per proteggere la gente da una parte e dall’altra del confine”. Il presidente Obama appoggia interamente la campagna anti-narcos del presidente messicano Felipe Calderon, e la sua amministrazione fornisce sostanziali aiuti alle forze di sicurezza messicane, oltrechè collaborare con i loro servizi di intelligence.

Gli Stati Uniti hanno inoltre schierato contingenti di truppe della Guardia Nazionale per rafforzare la sorveglianza del confine e usa i drone per raccogliere informazioni in territorio messicano. Ma qualsiasi intervento dell’esercito Usa oltre confine sarebbe inaccetabile per le autorità governative messicane. Nella guerra con gli Stati Uniti dal 1846 al 1848 il Messico ha perso quasi la metà del suo territorio e da allora è stato molto protettivo della sua sovranità.