Usa,New York. Il neo-governatore Cuomo congela i salari statali per un anno

Pubblicato il 3 Gennaio 2011 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA

Andrew Cuomo

Il neo-governatore democratico dello stato di New York Andrew Cuomo non ha perso tempo nel far capire che con la sua amministrazione ad Albany le cose cambieranno rispetto a come andavano quando governava il suo predecessore non vedente David Paterson, anch’egli democratico.

Figlio di Mario Cuomo, che governò l’Empire State dal 1983 al 1995 ed è stato anche candidato alla Casa Bianca, Andrew Cuomo, 53 anni, ha subito fatto capire che le dissestate finanze dello stato devono essere risanate anche a costo di pesanti sacrifici.

Così, quando mercoledi pronuncerà il tradizionale discorso sullo stato dello stato, annuncerà che, tanto per cominciare, gli stipendi di tutti i quasi 200 mila dipendenti statali saranno congelati per un anno.

L’iniziativa di Cuomo segnalerà l’inizio di una sfibrante battaglia con i sindacati del settore pubblico che tradizionalmente hanno dominato l’establishment politico dello stato. E arriverà anche dopo il licenziamento, nell’ultimo giorno dell’anno, di 900 dipendenti statali, che ha provocato una processione con candele accese davanti alla sede del governo statale ad Albany ed in altre cinque città.

”Durante la sua campagna elettorale il governatore ha detto che per rimettere in sesto le casse dello stato sarebbero stati necessari sacrifici”, ha dichiarato un membro dell’entourage di Cuomo, che ha aggiunto: ”Un blocco salariale sarà certamente pesante per molti dipendenti statali, ma è necessario affinchè lo stato ricominci a funzionare con le proprie risorse”.

Il risparmio derivato dal blocco avrà effetti modesti sul bilancio, tra i 200 e i 400 milioni di dollari, a fronte di un disavanzo di 9 miliardi, ma avrà indubbiamente conseguenze politiche di rilievo.

E poichè l’iniziativa di Cuomo non ha bisogno di essere approvata dal parlamento statale, il blocco salariale potrà essere attuato senza che possano ostacolarlo i parlamentari democratici, che hanno la maggioranza dei seggi e sono i più potenti alleati dei sindacati ad Albany.