Nucleare iraniano: ecco la risoluzione Onu punto per punto

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA

La sede del Consiglio di sicurezza dell'Onu

Dieci pagine tese a colpire l’Iran sugli investimenti all’estero, le sue attività marittime e le transazioni bancarie, più otto pagine di allegati con le ‘liste nere’ di individui ed enti che saranno colpiti: la risoluzione numero 1929 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu è la quarta approvata dai 15 per persuadere Teheran a rinunciare alla corsa all’atomica.

Continua l’arricchimento dell’uranio. “L’Iran non ha sospeso in maniera piena e prolungata le attività relative all’arricchimento” dell’uranio, che può servire per costruire una bomba nucleare: è quanto si legge nel lungo preambolo del documento, che sottolinea anche “con grave preoccupazione il ruolo di elementi dei Guardiani della Rivoluzione islamica in attività di proliferazione nucleare”.

La proposta di Turchia e Brasile. Nelle premesse si prende atto dei tentativi di mediazione di Turchia e Brasile, due Paesi del Consiglio di Sicurezza che hanno proposto uno scambio di materiale nucleare con la Repubblica islamica. Anche se la proposta di Ankara e Brasilia viene lodata perché “potrebbe servire come misura per dare fiducia”, diversi Paesi in Consiglio pensano che Teheran usi i tentativi di mediazione per prendere tempo. La menzione dell’accordo Teheran-Ankara-Brasilia non ha impedito a Turchia e Brasile di votare contro.

La richiesta: cooperare con l’Aiea, e stop all’uranio. La bozza di risoluzione chiede all’Iran di “sospendere tutte le attività legate all’arricchimento di uranio e all’ossido di deuterio, l’acqua pesante,” così come “attività commerciali di estrazione mineraria in altri Stati”. Teheran “deve cooperare pienamente con l’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)”, che ha sede a Vienna.

Embargo di armi e ispezioni in alto mare. Viene vietata la vendita e il trasferimento in Iran di “carri armati, veicoli corazzati da combattimento, sistemi di artiglieria pesante, aerei da combattimenti, elicotteri, incrociatori e sistemi missilistici”, in particolare quelli “che hanno la capacità di trasportare armamenti nucleari”. La risoluzione autorizza, ma non obbliga, ispezioni di cargo marittimi in alto mare, che provengono o si dirigono verso la repubblica islamica.

Commissione e rapporto entro 90 giorni. Viene creata una commissione di otto esperti, con un mandato iniziale di un anno, per raccogliere informazioni sulle attività atomiche dell’Iran e sulle eventuali violazioni. Entro 90 giorni dall’adozione del documento, inoltre, si chiede all’Aiea di fare rapporto per stabilire se “l’Iran ha sospeso completamente le attività di arricchimento”.

Sanzioni individuali. La risoluzione aggiunge alla lista di individui e entità sanzionati con il congelamento dei beni e il divieto dei viaggi il capo del centro di Isfahan dell’agenzia atomica iraniana Javad Rahiqi e 40 società, tra cui 22 legate ad attività nucleari o balistiche, 15 ai Guardiani della Rivoluzione e tre attive nel trasporto marittimo.