Nucleare, l’Iran contro le sanzioni Ue: “Non otterranno niente, protesteremo anche con altri Paesi”

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 08:28 OLTRE 6 MESI FA

L’Iran mostra i muscoli all’Unione europea e non ha intenzione di arrestare la sua corsa al nucleare. Le sanzioni supplementari della Ue contro l’Iran per il suo programma nucleare, su cui ieri i ministri degli Esteri europei hanno raggiunto un accordo, rappresentano “un approccio sbagliato” e “non arriveranno a nulla”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehman-Parast.

Parlando durante la sua conferenza stampa settimanale, Mehman-Parast ha detto che l’Occidente non può pretendere “che un membro del Trattato di non proliferazione nucleare rinunci ai suoi diritti” di sviluppare un programma nucleare pacifico. Le sanzioni europee, supplementari rispetto a quella approvate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu la scorsa settimana, dovrebbero essere varate giovedì durante il vertice della Ue.

L’Iran – ha aggiunto Mehman Parast- invierà a tutte le grandi potenze una lettera “di protesta per la decisione illogica” di votare una risoluzione con nuove sanzioni contro Teheran al Consiglio di sicurezza dell’Onu . Il portavoce ha sottolineato che “non vi è differenza”, in questo caso, nel comportamento di Russia e Cina rispetto a quello degli altri Paesi con diritto di veto, cioé Usa, Francia e Gran Bretagna, che hanno votato in favore della risoluzione.

Dopo avere frenato a lungo sull’ipotesi di nuove sanzioni contro l’Iran, Mosca e Pechino hanno dato il loro voto favorevole alla proposta di misure punitive caldeggiata a lungo dagli Usa, insieme con Francia e Gran Bretagna. Mehman-Parast ha anche detto che l’Iran “continuerà a perseguire la realizzazione dei propri diritti in campo nucleare”. Quindi anche con l’arricchimento dell’uranio, che, con la risoluzione della scorsa settimana, il Consiglio di Sicurezza ha chiesto per la sesta volta a Teheran di sospendere.