Obama cede all’intransigenza israeliana, palestinesi furiosi

Pubblicato il 12 Novembre 2009 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Avendo l’America abbandonato le sue richieste per un blocco totale della costruzione di insediamenti israeliani in Cisgiordania, i palestinesi sono infuriati e dicono che non c’è più spazio per riprendere le trattative.

Su questo argomento il presidente Barack Obama dal giorno della sua inaugurazione ha promesso mari e monti, ma alla fine non ha concluso nulla, a quanto scrive The Economist.

Cinque mesi dopo il viaggio di Obama al Cairo in cui affermò che avrebbe preso di petto Israele per la creazione di uno stato palestinese, la politica mediorientale della Casa Bianca sembra essersi arenata. La mediazione del presidente è più debole e il suo carisma sbiadito.

Dal punto di vista degli arabi e dei palestinesi, l’amministrazione – dopo aver detto che avrebbe costretto lo stato ebraico a fermare la costruzione di insediamenti su terra palestinese come pegno di buona fede inteso a riportare israeliani e palestinesi al tavolo del negoziato – ha docilmente capitolato di fronte all’intransigenza israeliana.

Il risultato, conclude l’Economist, e che le speranze di una celere ripresa dei negoziati tra i principali protagonisti sono andate in fumo, e nessuno sa come possono essere rivitalizzati , e l’atteggiamento tra i moderati di entrambi le parti è più tetro che mai.