Obama deve rifarsi a Lincoln se vuole il consenso dei repubblicani sull’immigrazione

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 17:42 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama

Obama si richiama a Lincoln, il presidente americano che nell’Ottocento riconobbe per primo i diritti degli immigrati, abolendo la schiavitù. Anche se si trattava di un repubblicano, Obama si è ispirato spesso al suo esempio (ha persino giurato, da presidente, sulla stessa Bibbia usata da Lincoln). E lo farà anche questa volta, visto che per portare a casa una legge sull’immigrazione ha bisogno anche del sostegno dei repubblicani.

Fino ad oggi non ci si aspettava che Barack Obama prendesse posizione su questo argomento. La sua annunciata riforma inaugurerà una linea più morbida che nelle intenzioni non deve scontentare nessuno. Rendere sicuri i confini ed evitare il ricorso al lavoro di immigrati clandestini. Ma anche riconoscere che dall’immigrazione arriva una straordinaria forza-lavoro.

Gli immigrati sono sempre stati una risorsa per questo Paese, ha detto Obama nel suo discorso alla American University di Washington. Quello dell’immigrazione e’ uno ”dei temi fondamentali” di questa generazione, e l’America ”non deve dimenticare di essere un Paese di emigranti”:così Obama che e’ intervenuto per presentare le nuove linee politiche per una ”riforma complessiva” delle leggi che in Usa regolano l’immigrazione.

Un sistema di regole sull’immigrazione che funzioni ”non e’ solo un tema di carattere politico o economico, e’ anche un tema di carattere morale”, ha proseguito Obama che ha invitato il Congresso ”ad avere coraggio” e ad affrontare quella dell’immigrazione come una delle ”sfide fondamentali” che l’America ha di fronte a sé.