Obama porta la pace: Isreale chiede scusa alla Turchia

Pubblicato il 23 Marzo 2013 - 14:55| Aggiornato il 3 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

TEL AVIV – Barack Obama in Medio Oriente porta la pace tra Israele e Turchia. Appena prima di partire per la Giordania il presidente americano ha convinto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a telefonare  al presidente turco Recep Tayyip Erdogan per scusarsi per la morte dei 9 attivisti morti nell’attracco israeliano alla nave Mavi Marmara, decisa a forzare il blocco imposto a Gaza, nel 2010.

Da quell’episodio i rapporti tra i due Paesi erano stati congelati. Ora, dopo questa telefonata di 30 minuti, Israele e Turchia torneranno a ”normali relazioni diplomatiche” e si scambieranno gli ambasciatori.

Nella telefonata al leader turco, Netanyahu ha chiarito che ”le conseguenze tragiche della navigazione della Mavi Marmara” non sono state ”premeditate”. Poi ha ammesso ”errori operativi” in quell’incidente e per questo si è scusato ”con il popolo turco, per ogni errore che potrebbe aver causato le perdite umane”. Alle parole ha accompagnato la promessa di completare un accordo sui risarcimenti.

Il premier israeliano ha anche riferito a Erdogan di aver ordinato una serie di facilitazioni per lo spostamento di merci e persone dai Territori che resteranno in vigore se nei Territori ci sarà una situazione di calma.

Netanyahu avrebbe composto il numero di Erdogan direttamente da un padiglione dell’aeroporto Ben Gurion: poi il presidente Usa si sarebbe aggiunto alla conversazione prima di volare verso Amman.