Obama mette le mani sul web: il governo potrà regolare il traffico internet. “Neutralità della rete”

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama

Barack Obama ha deciso di mettere le mani sul web. La Federal Communication Commission (Fcc) ha approvato le nuove regole per la neutralità della rete concedendo, di fatto e per la prima volta, al governo federale l’autorità di regolare il traffico Internet.

Le nuove norme, che vietano agli operatori di bloccare selettivamente il traffico e concedono alle società di telefonia mobile di bloccare alcune applicazioni, entreranno in vigore all’inizio del prossimo anno ma le polemiche già divampate, con alcuni che ritengono che così  facendo si minacci la libertà della rete, e le possibili azioni legali che potrebbero arrivare rischiano di complicare la loro attuazione.

L’ordine del giorno «Open Internet» della «Federal Communications Commission» (Fcc) del presidente Julius Genachowski vieta quindi ai provider di Internet di bloccare il “traffico di contenuti legali sul Web” consentendogli di gestire il flusso di informazioni nei rispettivi network, “facendo pagare gli utenti sulla base del consumo” e “fissando dei limiti per il traffico via cellulare”.

Il presidente americano Barack Obama ha accolto positivamente il via libera della Fcc e ha ribadito  il proprio impegno per la libertà e l’apertura della rete.

”La decisione aiuterà a preservare la libertà e l’apertura di Internet e a incoraggiare l’innovazione, oltre a tutelare i consumatori e difendere la liberta’ di espressione” ha osservato Obama. Il via libera ”è una componente importante nella strategia per favorire l’innovazione americana, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Come candidato alla presidenza mi sono impegnato a preservare la libertà e l’apertura che hanno consentito a internet di divenire una potente piattaforma di espressione. Questo è un impegno che mantengo anche da presidente. Con la tecnologia e l’innovazione che continuano a evolversi a ritmo veloce, l’amministrazione  resterà vigile”.

Le nuove regole fissate dalla Fcc prevengono che operatori come Comcast, AT&T o Verizon Communications non possano ostacolare l’accesso a servizi internet concorrenti, come a esempio Netflix. Inoltre agli operatori viene imposta la diffusione di maggiori informazioni ai propri clienti sulla velocità e sui servizi internet offerti. Le nuove norme – sintetizza la Fcc – proibiscono agli internet provider di ”discriminare senza ragione” i loro rivali.

E’ inoltre previsto che le società telefoniche e che offrono servizi via cavo possano offrire servizi più veloci alle società internet che pagheranno un extra: in ogni caso – spiegano gli osservatori – il linguaggio utilizzato dalla Fcc suggerisce che l’agenzia cercherà di scoraggiare tale pratica. Alle società di telefonia mobile è concessa invece la possibilità di bloccare alcune applicazioni che potrebbero mettere sotto eccessiva pressione la rete, ma non si dovrà trattare di applicazioni voce o di video-conferenza.

Le nuove misure sono state approvate con 3 voti a favore e 2 contrari: i due repubblicani che fanno parte della commissione hanno respinto le norme. ”Per la prima volta possiamo contare su regole che preservano la liberta’ di internet” spiega il presidente della Fcc Julius Genachowski. I repubblicani in Congresso si sono mostrati da subito scettici, ritenendo le nuove norme non necessarie e in grado di rallentare gli investimenti in innovazione. L’azione della Fcc ”non è motivata da una volontà di rafforzare la concorrenza o da un fallimento del mercato” osserva la repubblicana Meredith Attwell Baker.

RISCHIO CENSURA? I Repubblicani hanno accusato Obama di volere censurare la rete, ma i Democratici restano convinti che il web per crescere abbia bisogno di regole, anche per tutelare la neutralità della rete. Ma come si fa a stabilire quali sono i contenuti dannosi per il web? E con le corsie speciali per chi paga non si minerebbe la particolare caratteristica democratica di internet?