Onu, conti in rosso: 64 stati non pagano. Tagliati ascensore, riscaldamento, feste
Pubblicato il 22 Ottobre 2019 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

Il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York
ROMA – I conti delle Nazioni Unite sono in profondo rosso e Antonio Guterres è costretto a tirare la cinghia. A causa dei ritardi nei versamenti dei contributi da parte di 64 paesi, tra cui gli Stati Uniti, il segretario generale dell’ Onu, dopo un’attenta spending review, ha varato una serie di misure di austerità straordinarie. In vigore da queste ore, “influenzeranno le condizioni di lavoro e le operazioni” dell’organizzazione internazionale “sino a nuovo avviso”.
Sospeso l’uso di ascensori, cancellate le feste serali
In un documento interno ottenuto dall’ANSA, Guterres ha ordinato di limitare i viaggi e le missioni ufficiali a quelle “essenziali”. Ma anche di bloccare le nuove assunzioni, posticipare l’acquisto di beni e servizi se non assolutamente necessario. Ci sono poi limiti alle traduzioni, ritardi nella diffusione dei documenti e niente più acqua per chi partecipa a panel e riunioni.
Sul fronte del risparmio energetico, riscaldamento e aria condizionata sono in funzione solo dalle 8 alle 18, viene sospeso l’uso di alcuni ascensori e scale mobili non essenziali. Ed anche i rubinetti dell’iconica fontana all’ingresso del Palazzo di Vetro, sulla First Avenue, sono stati chiusi. Cancellati inoltre tutti i ricevimenti serali dopo le 18.
Crisi di liquidità
Le misure sono state annunciate per far fronte a quella che è stata definita la “peggiore crisi di liquidità” delle Nazioni Unite in oltre un decennio. Catherine Pollard, sottosegretario generale responsabile della strategia di gestione del Palazzo di Vetro, ha spiegato che “non si tratta di una crisi di bilancio, ma di liquidità”.
L’organizzazione, ricorda, “dipende dal fatto che gli stati membri rispettino gli obblighi di contribuzione economica in modo puntuale” per il budget ordinario. Il bilancio per il prossimo anno, pari a 2,87 miliardi di dollari, ha invece un totale di 1,3 miliardi ancora dovuti per il 2019, e per questo Guterres ha parlato di “grave crisi finanziaria”.
Trump deve 674 mln di dollari
“Fate pagare tutti i paesi membri, non solo gli Usa”, ha commentato il presidente americano Donald Trump su Twitter. Gli Stati Uniti sono il principale singolo donatore dell’Onu, e contribuiscono a circa il 22% del budget ordinario e al 28% del bilancio per le operazioni di mantenimento della pace.
Per l’anno in corso devono ancora versare 674 milioni di dollari, oltre a 381 milioni per quelli precedenti. Ma è anche vero, come hanno fatto sapere funzionari delle Nazioni Unite, che tradizionalmente Washington tende a pagare la sua quota verso la fine dell’anno. (fonte Ansa)