Pakistan: Islamabad testa missili capaci di trasportare testate nucleari

Un missile pakistano Shaheen 1, capace di trasportare una testata nucleare

Il Pakistan ha sperimentato con successo, sabato scorso, il lancio di due missili a corto raggio capaci di trasportare testate nucleari, nell’ambito del suo impegno per rafforzare le proprie difese. Lo ha annunciato l’esercito.

Il primo ministro, Yusuf Raza Gilani, e i vertici militari hanno assistito al test di lancio del missile balistico Ghaznavi, che ha una gittata di 300 km, e dello Shaheen-I, che può arrivare a una distanza di 650 km. “Entrambi i missili hanno colpito le aree-obiettivo”, ha detto un comunicato dell’esercito, che non ha però indicato in quale zona si sia svolto il test.

Il Pakistan ha condotto i primi test nucleari nel maggio del 1988, alcuni giorni dopo un analogo esperimento da parte dell’India. I due paesi, che hanno combattuto tre guerre dal 1947 — anno della loro indipendenza dalla Gran Bretagna — conducono regolarmente test missilistici.

Intanto, sempre sabato, il premier pakistano ha rivolto un appello alla comunità internazionale affinché il suo Paese sa riconosciuto come potenza atomica, affermando che Islamabad è in grado di garantire la sicurezza del suo arsenale. Il Pakistan è un alleato-chiave per gli Usa nella lotta contro al Qaeda e i talebani, e ad aprile il presidente Barack Obama ha espresso fiducia sulla sicurezza del programma nucleare pakistano.

Come l’India, il Pakistan non ha firmato il Trattato di Non-Proliferazione del 1970, e secondo esperti internazionali dispone di un’ottantina di bombe atomiche e di materiale fissile per costruirne altre 150.

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