Papa Benedetto XVI va in gondola a Venezia

Pubblicato il 8 Maggio 2011 - 21:32| Aggiornato il 9 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Una maxi gondola dipinta di bianco che solca la laguna di Venezia, scortata da altre otto imbarcazioni nere. Papa Benedetto XVI ha voluto provare oggi l’emozione che ogni giorno sperimentano in citta’ centinaia di turisti, facendosi trasportare a remi sul Canal Grande, da Piazza San Marco alla Basilica della Salute.

Il Pontefice e’ salito sulla ‘Dogaressa’ come fece nel 1986 il suo predecessore Giovanni Paolo II. E come allora a condurlo sono stati alcuni campioni del remo, per l’occasione con una divisa candida, ai quali e’ riuscito a strappare l’emozione che nessuna tra le tante vittorie nelle disfide del remo aveva suscitato. ”Non ci sono regate che tengano – ammette Bruno Dei Rossi, figlio di Albino, detto ‘Strigheta’, gondoliere per Papa Wojtyla – questa cosa la senti dentro. Sono due giorni che non riesco a dormire”. E aggiunge: ”credo che questa sia davvero la piu’ grande emozione della mia carriera”. La venuta del Papa ha avuto per uno dei quattro gondolieri il sapore particolare di una fede ritrovata. ”Ieri mi sono confessato – racconta Igor Vignotto, dieci vittorie alla Storica – e’ da un po’ di tempo che mi sono riavvicinato alla religione”.

Proprio De Rossi, insieme al collega Giampaolo D’Este, ha aiutato il Pontefice a salire a bordo. ”Avevamo paura – rivela – ma direi che e’ saltato in barca da solo, senza nessun problema e anzi con notevole agilita”’. Il breve percorso in gondola ha condotto Benedetto XVI alla Basilica della Salute e al Marcianum, il polo accademico promosso dal Patriarcato di Venezia. In Basilica era riunito il mondo della cultura e dell’economia, dal nuovo presidente delle Generali Gabriele Galateri di Genola al suo predecessore Antoine Barnheim, dal presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli al vice presidente di Confindustria Antonio Costato, dal presidente della Biennale Paolo Baratta al sovrintendente della Fenice Cristiano Chiarot.

Mescolata agli ospiti anche Nicoletta Zago, l’operaia della Vinyls che ha rappresentato tutti i lavoratori che rischiano di perdere il posto a Porto Marghera. ”Mi sono permessa di portare al Santo Padre i saluti di tutti i lavoratori in cassa integrazione al Petrolchimico, non solo di quelli della Vinyls – spiega -. L’ho visto sinceramente addolorato: mi ha abbracciato e io, all’orecchio, gli ho sussurrato: ‘Si ricordi nelle sue preghiere di noi e soprattutto delle nostre famiglie in un momento di angoscia come questo”. Mentre la gondola papale solcava la laguna, a San Giuliano, dove stamane Benedetto XVI ha officiata la Santa Messa, si scioglieva velocemente e in modo ordinato la platea colorata e gioiosa di quasi 300 mila fedeli che sin dall’alba aveva raggiunto – a piedi, in bici o con i mezzi pubblici – il piu’ grande parco d’Europa, sorto sopra una discarica bonificata. Un polmone verde fatto di collinette e ampi spazi aperti creato a poca distanza dalle ciminiere di Porto Marghera e dall’azzurro della laguna.

Il parco ha vinto oggi la sua sfida piu’ importante, quella di riuscire ad accogliere senza problemi di ordine pubblico e incidenti, grazie anche al kit con le sedie di cartone messo a disposizione dei fedeli, un numero di visitatori molto superiore, in rapporto alla superficie occupata, di quello che si concentra per l’appuntamento rock dell’Heineken Jammin’ Festival. In tre ore il parco e’ tornato alla normalita’ di un giorno qualunque. Mentre le navette trasportavano gli ultimi fedeli, gli addetti alle pulizie sono riusciti a completare a tempi di record anche la raccolta dei rifiuti differenziati.

(Foto AP/LaPresse)