Siria, digiuno con Papa Francesco: iniziano Bonino e Pannella il 7 settembre

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2013 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA
Siria, digiuno con Papa Francesco: iniziano Bonino e Pannella il 7 settembre

Siria, digiuno con Papa Francesco: iniziano Bonino e Pannella il 7 settembre

ROMA – Siria, digiunare con il Papa: comincia Bonino e  Pannella dal 7 al 9 settembre. Il ministro degli Esteri Emma Bonino digiunerà insieme a Papa Francesco per scongiurare una guerra in Siria. Promossa con imprevista coincidenza di opere e omissioni tra Papa Francesco e adesso da Emma Bonino (con la benedizione laica del massimo esperto Marco Pannella) il digiuno contro la guerra, da venerdì 7 settembre, rischia di diventare uno degli eventi più significativi nelle manifestazioni pacifiste e comunque contrarie a un attacco alla Siria di Assad, in attesa che Barack Obama ascolti la volontà del Parlamento. Il digiuno potrebbe affiancarsi o addirittura sostituire le famose marce della pace. L’appello ha assunto lo stile che ormai è già peculiare del nuovo pontefice Francesco: l’esempio, non l’ingiunzione, recluterà solidarietà e susciterà emulazione anche tra i non credenti. Con i radicali in prima fila.

Il ministro Bonino ha già annunciato una sostanziale adesione ed è “probabile” che digiunerà. Il ministro ha spiegato che con i radicali “si sta valutando la possibilità di fare tre giorni di digiuno nei giorni di venerdì, sabato e domenica” a sostegno di una soluzione politica in Siria. “La messa in guardia del Vaticano sul rischio che un intervento militare in Siria possa provocare un conflitto mondiale è una messa in guardia che va ascoltata con una certa attenzione”, ha aggiunto.

Marco Pannella, veterano dei digiuni, invita a considerare con molta attenzione l’iniziativa del Papa anche in relazione alla storia politica dei radicali e alla sua in particolare. “Papa Francesco sta intervenendo non essendo a conoscenza di nostre idee o posizioni, ma dando voce ai sentimenti comuni diffusissimi, tra ogni forma di credenti, e non solo tra i ‘fedeli’. Quando lui invita il mondo, non solo quello cattolico, sabato prossimo, ad una giornata di preghiera, di impegno e, per quel che lo riguarda, di digiuno per la Siria e contro la violenza, aiuta anche noi, anche me, in questo momento della realtà storica e politica del Partito radicale. Sapete – ha proseguito – del mio insistere, con altri, nella azione nonviolenta e nello sciopero della fame e della sete, per aiutare il potere italiano ad uscire dalla patente e incontestata trentennale flagranza di reato, da parte dello Stato italiano. A partire da quel che annuncia Papa Francesco, vorrei suggerire che dalle carceri italiane venga fuori una tre giorni -da sabato a lunedì- di digiuno, contro la guerra, la violenza, e la violenza di Stato. Tornerò domani sera, a Radio Carcere, a precisare meglio questo obiettivo e questa iniziativa”.