Il Papa a una mamma: “L’anima di suo figlio in coma? Come una chitarra che non suona”

Pubblicato il 21 Aprile 2011 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA

Benedetto XVI

CITTA’ DEL VATICANO – Anche per chi è in stato vegetativo ”l’anima è ancora presente nel corpo”, e i familiari che assistono queste persone compiono ”un grande servizio all’umanità”. Lo afferma Benedetto XVI, nella trasmissione ”A sua immagine. Domande su Gesù” che andrà in onda domani, venerdì, su Rai 1, rispondendo alla domanda di una mamma il cui figlio quarantenne vive da due anni in coma vegetativo. La donna chiede al Papa se l’anima del figlio Francesco ”ha abbandonato il suo corpo, visto che lui non è più cosciente, o è ancora vicino a lui?”.

”Certamente – dice il Papa nella risposta anticipata dall’Osservatore Romano – l’anima è ancora presente nel corpo. La situazione, forse, è come quella di una chitarra le cui corde sono spezzate, così non si possono suonare. Così anche lo strumento del corpo è fragile, è vulnerabile, e l’anima non può suonare, per così dire, ma rimane presente”.

”Io sono anche sicuro che quest’anima nascosta sente in profondità il vostro amore – prosegue -, anche se non capisce i dettagli, le parole, eccetera; ma la presenza di un amore la sente”. ”E perciò questa vostra presenza, cari genitori, cara mamma, accanto a lui, ore ed ore ogni giorno – aggiunge il Pontefice -, è un atto di amore di grande valore, perché questa presenza entra nella profondità di quest’anima nascosta e il vostro atto è, quindi, anche una testimonianza di fede in Dio, di fede nell’uomo, di fede, diciamo di impegno per la vita, di rispetto per la vita umana, anche nelle situazioni più tristi. Quindi vi incoraggio a continuare, a sapere che fate un grande servizio all’umanità con questo segno di fiducia, con questo segno di rispetto della vita, con questo amore per un corpo lacerato, un’anima sofferente”.