Il papa dai terremotati a Sulmona: “Sono vicino a chi ha perso tutto”

Pubblicato il 4 Luglio 2010 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA

Benedetto XVI ha espresso solidarietà ai terremotati abruzzesi. Durante la messa celebrata a Sulmona, il pontefice ha espresso ”vicinanza e ”ricordo nella preghiera” a ”quanti vivono la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e del senso di smarrimento dovuto al sisma del 6 aprile del 2009”.

Il Papa ha aggiunto: ”Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana”. Benedetto XVI ha infine incoraggiato a ”perseverare nella testimonianza dei valori umani e cristiani”.

Poi Benedetto XVI ha palato di San Pietro Celestino: ”La santità non perde mai la propria forza attrattiva, non cade nell’oblio, non passa mai di moda, anzi, col trascorrere del tempo, risplende con sempre maggiore luminosità, esprimendo la perenne tensione dell’uomo verso Dio”.

Una figura, quella del monaco eremita papa per cinque mesi, dal quale Benedetto XVI ha invitato a trarre alcuni insegnamenti: primi fra tutti la ricerca silenziosa di Dio e la consapevolezza che ”il fatto che io viva non dipenda da me”. Ma soprattutto ”non cedere mai al fascino della moda, né a quello della violenza e dell’imposizione; il distacco dalle preoccupazioni per le cose (il denaro e il vestito) confidando nella Provvidenza del Padre; l’attenzione e cura in particolare verso i malati nel corpo e nello spirito”.