Tensione tra Pdl e finiani. Cicchitto: “Decidano con chi stare”, Bocchino: “Pensino a loro”

Pubblicato il 25 Ottobre 2010 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA

Alta tensione tra finiani e Pdl. A un giorno dalla proposta di Italo Bocchino di un governo tecnico con Pd e Udc, continuano le polemiche tra ex compagni di partito. A partire all’attacco, oggi, è il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto che dice:  ”Futuro e Libertà chiarisca al proprio interno. Non si può stare in una maggioranza, con autorevoli esponenti al governo come il ministro Andrea Ronchi, e prepararne un’altra. Anche perché questa posizione non è condivisa da un’area del Fli”.

A rispondergli è lo stesso Bocchino, che a stretto giro replica: “Cicchitto prima di occuparsi delle aree di Futuro e Libertà si preoccupi delle innumerevoli correnti e correntine interne al Pdl. La nostra posizione è chiara. Governare spetta a chi ha vinto le elezioni e il nostro sostegno ci sarà sempre sugli argomenti che costituiscono il programma elettorale. Nel caso in cui, soltanto per contrastare il progetto politico di Fini, Berlusconi decidesse di gettare la spugna o Bossi di staccare la spina, prevarrebbe la centralità del Parlamento come prevede la nostra Costituzione che Cicchitto dovrebbe conoscere. E in quel caso – rileva – un governo capace di ristabilire regole condivise potrebbe nascere a prescindere dall’appartenenza politica dei singoli”.

”Siamo inoltre certi che un’ipotesi del genere sarebbe sostenuta da tutti i parlamentari di Fli e da gran parte di quelli del Pdl che non comprendono per quali ragioni muscolari Berlusconi abbia dovuto mettere a repentaglio la legislatura”, conclude Bocchino.

Entra nella polemica anche il ministro, finiano, Andrea Ronchi: ‘Il nostro unico, vero vincolo è la lealtà verso gli elettori – dice – Siamo una forza di coalizione che vuole garantire la governabilità e la realizzazione di tutti i punti previsti dal programma. Se tutti rispetteranno i patti il problema non si porrà: il ribaltone non è nè nella cultura, nè nel lessico politico di Futuro e Libertà. Il governo, quindi, deve andare avanti, continuando a lavorare con intensita’ e accentuare il suo spirito riformatore”.