Il pellegrinaggio a Pompei delle mamme: “La Madonna fermi la discarica”

Pubblicato il 2 Ottobre 2010 - 19:47| Aggiornato il 3 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

La Madonna fermi la discarica. E’ la preghiera che reciteranno domani le mamme ”vulcaniche”, le donne del Vesuviano protagoniste in questi giorni di proteste pacifiche contro l’apertura del secondo sversatoio a Terzigno, in pieno Parco nazionale del Vesuvio, in occasione di un pellegrinaggio a Pompei dove e’ in programma la recita della Supplica alla Vergine del Rosario. Volantini e passaparola annunciano la convocazione per le 6 davanti alla sede della ex stazione delle Ferrovie dello Stato di Boscoreale. Da li’ il corteo raggiungera’ il piazzale antistante il Santuario dove il rito della Supplica sara’ presieduto dal cardinale Giovan Battista Re, prefetto emerito della congregazione dei vescovi, e da monsignor Carlo Liberati, arcivescovo prelato di Pompei.

A guidare il corteo, con tanto di fascia tricolore, il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. Lo sversamento a Terzigno, e’ continuato regolarmente la scorsa notte dopo la manifestazione organizzata ieri sera da diversi movimenti. Il generale Mario Morelli, coordinatore delle Unita’ operativa e unita’ stralcio per l’emergenza rifiuti in Campania, respinge le ipotesi avanzate in questi giorni da chi dice che ”nessuno puo’ sentirsi al sicuro perche’ i veleni sversati a Terzigno, dove per decreto vengono portate le ceneri altamente tossiche dell’inceneritore di Acerra, ritornano sulle nostre tavole”.

Sono ”argomentazioni di chi incendia gli animi dei cittadini, alimentando con false dichiarazioni le loro vibrate e in parte legittime proteste”. Chi lo fa e’ ”un criminale”. ”I veleni in quei luoghi li ha portati la camorra per anni ed anni, senza che nessuno protestasse, e ben prima che si facesse la discarica – conclude Morelli – anzi la discarica ha posto fine a quel traffico e a quello sversamento illecito di veleni che arricchivano i camorristi. Tutto cio’ mi fa pensare che la camorra non potendo entrare dalla porta cerchi di rientrare dalla finestra”. A Napoli il sindaco Rosa Russo Iervolino si dice contraria ad ogni ipotesi dell’ampliamento della discarica di Chiaiano. ”Napoli ha gia’ dato fino in fondo. Il governo mantenga le promesse fatte”. In citta’ si registra anche l’aggressione a un dipendente dell’azienda di igiene urbana, l’Asia: l’uomo e’ stato colpito con un tubo di ferro (rottura di una costola, prognosi di un mese) da un passante che accusava lui e i colleghi di non tenere pulita la citta’.

Episodio che dimostra come la tensione, sul fronte rifiuti, resti alta. Nella zona vesuviana, dopo i giorni delle proteste, le prime indiscrezioni su possibili interventi del governo, e’ l’ora della richiesta di intercessione celeste per far fronte a un disagio pesantissimo: oltre ai timori per l’apertura di un mega sversatoio da 3 milioni di tonnellate in localita’ Cava Vitiello, a Terzigno, i residenti denunciano l’insostenibilita’ della situazione a causa di miasmi provenienti in diversi ore del giorno, da mesi, dalla discarica gia’ aperta, la ex Sari e di fronte alla quale non e’ stato effettuato – sottolineano tra rabbia e amarezza – nessun intervento riparatore. ”Sul fronte istituzionale l’obiettivo – spiega Langella – e’ quello di arrivare a una proposta di legge che modifichi il decreto istitutivo delle discariche in Campania cancellando il secondo sito di Terzigno, quello di Cava Vitiello”.