Polonia: decifrate le scatole nere dell’aereo di Kaczynski. Il procuratore polacco: “Non terremo nascosto nulla”

Pubblicato il 19 Aprile 2010 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA

Gli investigatori dalla Polonia «sono stati in grado di decifrare le scatole nere» dell’aereo precipitato in Russia con a bordo il presidente polacco Lech Kaczynski, la moglie e decine di alti funzionari polacchi. Lo ha detto il Procuratore Generale della Polonia, Andrzej Seremet. Gli inquirenti, che si trovano ora a Mosca, faranno rientro in Polonia mercoledì 21 aprile. Il giorno successivo terranno una conferenza stampa per divulgare i contenuti delle registrazioni nella cabina di comando del volo Tup 154. «Non terremo nascosto nulla» è la promessa di Seremet.

Il disastro aereo è avvenuto il 10 aprile scorso quando il presidente polacco, Lech Kaczynski, capi militari e buona parte dell’elite politica e intellettuale polacca si stavano recando in Russia per il 70esimo anniversario del massacro di 20.000 ufficiali polacchi da parte della polizia segreta sovietica nella foresta di Katyn. La torre di controllo russa dell’aeroporto militare di Smolensk aveva sconsigliato ai piloti polacchi l’atterraggio per via della vitta nebbia, suggerendo gli scali di Minsk e Mosca. Consiglio invece ignorato dai piloti che hanno infatti ben quattro tentativi di atterraggio prima di toccare le cime degli alberi e perdere definitivamente il controllo del velivolo. Secondo alcuni media polacchi, sarebbe stato proprio Kaczynski, fermamente intenzionato a non mancare all’evento di Katyn, ad ordinare ai piloti di atterrare.

«Le conversazioni, il loro contenuto, saranno decisive per avvalorare o smentire le varie ipotesi. Non mi oppongo alla divulgazione del contenuto, se non è di natura riservata», aveva dichiarato il procuratore polacco, Andrzej Seremet, alla radio Tok Fm. L’agenzia di stampa russa Interfax aveva citato una fonte vicina alla commissione d’inchiesta secondo cui i piloti non avrebbero ricevuti pressioni da Kaczynski.