Preti pedofili, il Vaticano contro i Legionari di Cristo: “Comportamenti immorali”

Pubblicato il 1 Maggio 2010 - 14:27| Aggiornato il 3 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA
Padre Degollado

Padre Degollado

Il Vaticano prende le distanze dai Legionari di Cristo, uno dei primi ordini travolti dallo scandalo pedofilia: in una nota emessa dalla Santa Sede si legge che “i gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti” di padre Marcial Maciel Degollado, fondatore dei legionari di Cristo, “confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso”. (Guarda lo speciale di Blitz: puntata 1 e puntata 2).

Oggi si sono tenute le riunioni in Vaticano con i cinque vescovi incaricati della “visita apostolica” ai Legionari di Cristo.

“La condotta di padre Marcial Maciel Degollado”, prosegue la nota, “ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da richiedere un cammino di profonda revisione”.

“Di tale vita – prosegue il comunicato della S.Sede – era all’oscuro gran parte dei Legionari, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da Padre Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico”.

Il documento vaticano è stato diffuso al termine dei colloqui in Vaticano sui risultati della “visita apostolica”, che negli scorsi mesi ha indagato sulla Congregazione travolta dagli scandali del suo fondatore, Marcial Maciel Degollado (1920-2008), colpevole di abusi sessuali su minori e di una doppia vita, con almeno due mogli e tre figli.

“Non di rado – si legge ancora nel comunicato – un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonché l’errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita”.

“Lo zelo sincero della maggioranza dei Legionari, emerso anche nelle visite alle case della Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti in passato a ritenere che le accuse, via via divenute più insistenti e lanciate qua e là, non potessero essere che calunnie” ed è per questo che “la scoperta e la conoscenza della verità circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto e profondo dolore, distintamente evidenziati dai Visitatori (i vescovi incaricati dell’inchiesta)”.

Papa Benedetto XVI – informa il comunicato del Vaticano – si appresta a nominare un suo “Delegato” e si è riservato di indicare” le modalità di un “accomagnamento” dei Legionari di Cristo nel profondo processo di revisione. Ha anche istituito una commissione di studio che riveda gli ordinamenti interni, le”costituzioni”, della Legione, che imponevano fra l’altro ai propri membri un silenzio assoluto su quanto avveniva al suo interno.