Putin rimpiange l’Unione Sovietica: “I servizi occidentali tentarono di disgregare la Russia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2021 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Putin rimpiange l'Unione Sovietica: "I servizi occidentali tentarono di disgregare la Russia"

Putin rimpiange l’Unione Sovietica: “I servizi occidentali tentarono di disgregare la Russia”

La caduta dell’Unione Sovietica è stata “una tragedia” e ha rappresentato “il crollo della Russia storica”: il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, torna a rimpiangere pubblicamente l’Urss.

Già nel 2005 aveva definito la dissoluzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche come “la più grande catastrofe geopolitica del ventesimo secolo: un dramma per decine di milioni di connazionali abbandonati fuori dai confini della Russia”. 

Putin: “Crollo dell’Unione Sovietica una tragedia”

In occasione delle riprese del documentario ‘Russia. Storia contemporanea’, il presidente russo ha ribadito il concetto, arricchendolo del paragone con la Jugoslavia e la sua dissoluzione: se la Russia avesse perso la sua sovranità nei primi anni ’90, ci sarebbero state conseguenze molto gravi per i suoi cittadini, molto più sanguinose del crollo della Jugoslavia, ha detto Putin. 

Putin: “I servizi speciali occidentali cercarono di far disintegrare la Russia” 

Il presidente russo ha quindi aggiunto che a quel tempo i servizi speciali occidentali avevano apertamente cercato di far “disintegrare la Russia”. “È possibile dire con assoluta certezza che sarebbe stato molto brutto per noi se avessimo lottato non per un aumento delle nascite, ma per la sopravvivenza. Il tragico esempio della Jugoslavia dimostra che se quello che è successo alla Jugoslavia fosse successo a noi, le conseguenze per la Russia, data la tempra del popolo russo e dei popoli che vivono nel territorio russo, il nostro confronto sarebbe stato molto più grave e più sanguinoso della Jugoslavia”, ha detto il presidente.

Putin ha poi dichiarato che quando serviva come direttore del Servizio Federale di Sicurezza russo ha notato “che certe forze in Occidente cercavano semplicemente di far crollare la Federazione Russa, sostenevano direttamente i separatisti, i militanti e i terroristi, che facevano di tutto per minare la Russia”. “Per me era un fatto assoluto”, ha aggiunto. 

Putin: “Dopo il crollo dell’Unione Sovietica dovetti fare il tassista”

Parlando del proprio rammarico per la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991, Putin ha rivelato di aver dovuto lavorare come tassista a quell’epoca per integrare il suo reddito.

“È stata una disintegrazione della ‘Russia storica’ sotto il nome di Unione Sovietica”, ha detto il presidente russo, ricordando i fatti che portarono al crollo dell’Urss, di cui in questi giorni ricorre il trentesimo anniversario.

Putin e il crollo dell’Urss come una tragedia

È noto che Putin consideri quel crollo come una tragedia, ma le osservazioni sulle sue difficoltà personali in quel periodo sono nuove. “A volte ho dovuto guadagnare soldi extra”, ha detto. “Voglio dire, guadagnare soldi extra in auto, come autista privato. È spiacevole parlarne, ad essere onesti, ma purtroppo è stato così”, ha dichiarato Putin in un documentario dedicato alla storia contemporanea della Russia trasmesso ieri su Rossiya 1.