Dopo il referendum. Gul: “Nuova era, Turchia più democratica”

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA

La Turchia “è un paese più democratico” dopo il voto nel referendum sulla riforma costituzionale:  ne è convinto il presidente turcoAbdullah Gul. In un’intervista al quotidiano “Repubblica” Gul non si dice preoccupato della lentezza del processo di ingresso nell’Unione europea:  “La Turchia ha preso una strada importante. Oggi siamo un paese più democratico, abbiamo alzato i nostri standard. Il futuro sarà brillante per la Turchia. E se infine la Ue manterrà le sue promesse, questo sarà un bene per entrambe le parti”.

Il presidente turco affronta anche il delicato capitolo dei rapporti con Israele, feriti dalla vicenda dell’assalto alla flottiglia che navigava verso Gaza. Per Gul, Ankara “non ha alcun tipo di problema con Israele o con il suo popolo. E’ solo una questione riguardante alcune scelte non appropriate di politici israeliani con cui non ci troviamo d’accordo”.

Il rapporto con Israele si può dunque riaggiustare? “Noi abbiamo contribuito molto alla pace in Medio Oriente – afferma il presidente turco – Ma se ora vogliamo analizzare strettamente la questione della flottiglia, allora parliamo di navi turche che si trovavano in acque internazionali, attaccate da soldati di un Paese, e in cui sono avvenuti degli omicidi. Questo è un fatto su cui non si può rimanere ciechi. Se c’è buona volontà, e scuse vengono espresse, e compensazioni economiche affrontate, ed errori ammessi, ecco, se questo succede, allora questo aiuterà a riparare le relazioni”.