Usa, Arizona. Senatore repubblicano si batte per il bando delle armi come quella usata nella strage

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA

Due modelli di Glock 19, uno con il caricatore lungo

Uno dei più ascolati e influenti senatori repubblicani al Congresso di Washington, Rchard Lugar, ha annunciato che si batterà perchè venga bandita in tutti gli Stati uniti la vendita di armi semi-automatiche, come la pistola Glock 19 usata da Jared Lee Loughner per compiere la strage in Arizona.

Il fatto è tanto più inconsueto perchè tradizionalmente il partito repubblicano, attestato su posizioni conservatrici, è sempre stato più restio dei democratici nell’introdurre forme di controlli sulle armi, che in molti stati dell’Unione possono essere acquistate con estrema facilità.

Lugar, un veterano che siede al senato da 30 anni, ha dichiarato a Bloomberg.com. che il bando delle armi semi-automatiche scaduto nel 2004, dovrebbe essere nuovamente introdotto, anche se ha ammesso che qualsiasi limitazione della vendita di armi e munizioni negli Stati Uniti non è un’impresa facile.

”E’ accaduto per esempio – ha detto il senatore – che dopo la strage in Arizona molti americani si sono precipitati ad acquistare armi e munizioni di ogni tipo nel timore che dopo il massacro il Congresso possa imporre delle limitazioni”.

Il Federal Assault Weapons Ban, cioè il bando delle armi semi-automatiche, fu approvato dal Congresso nel 1994 ma quando è scaduto dieci anni dopo non è stato più ripristinato. Ora il momento per reintrodurlo sembrerebbe proprizio.

The Huffington Post ha infatti riferito che nonostante un calo dell’appoggio al bando delle armi in generale, ”la maggioranza relativa della popolazione fino ad un anno fa era favorevole al bando delle armi semi-automatiche”.

Un’arma semiautomatica come la Glock, di fabbricazione austriaca, consente di sparare i colpi a ripetizione più velocemente di un’arma normale. Per questo può essere paragonata alle armi automatiche, che sparano a raffica.

Lugar, membro anziano della Commissione Esteri del Senato, con la sua posizione riguardo alle armi si è inimicato il movimento conservatore Tea Party, il quale ha già fatto sapere che intende sconfiggere alle elezioni il senatore quando cercherà di riottenere la nomination repubblicana per il suo seggio senatoriale.