Le Maldive affondano: il presidente Mohamed Nasheed lancia l’allarme

Pubblicato il 29 Giugno 2010 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente delle Maldive Mohamed Nasheed

Mohamed Nasheed, presidente delle Maldive, sta continuando a tenere vivo l’allarme sulle conseguenze del riscaldamento globale. Per protesta contro l’innalzamento del livello dei mari, che potrebbero far scomparire tutto l’arcipelago delle Maldive, otto mesi fa, si era immerso con tutto il suo governo a sei metri di profondità, dove ha convocato il primo Consiglio dei ministri della storia sott’acqua. In questi mesi, Nasheed ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo impegno, per Time Magazine è l’Eroe dell’ambiente 2009, ed è stato riconosciuto come “Campione della Terra Onu 2010”.

In un’intervista al Corriere della Sera, Mohamed Nasheed ha parlato dell’ultimo vertice di Copenaghen. Ha infatti detto: «Copenaghen è stato un piccolo passo avanti. Ma è deludente che non si affronti più la crisi ambientale. Sarebbe invece il momento di costruire, occupandoci proprio di economia. Finora chiunque ha emesso anidride carbonica senza pagare. Ma è folle che qualcosa da cui tutti dipendiamo – l’atmosfera – non abbia valore economico».

Per Nasheed la soluzione è una sola: «Far pagare le emissioni. A un prezzo così alto da compensare i danni ambientali. Sarebbe più esplosivo della Rivoluzione industriale: le fonti rinnovabili diventerebbero più economiche dei combustibili fossili, nascerebbero nuovi posti di lavoro e i Paesi consumatori di petrolio non trasferirebbero più le loro ricchezze ai venditori stranieri». Secondo il presidente delle Maldive , l’Europa dovrebbe assumere un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico: «All’Europa piace vedersi leader della questione ambientale. Io le dico: sii più audace, il mondo ha bisogno della tua leadership. Noi appoggiamo la proposta di alcuni Paesi europei di alzare il taglio delle emissioni dal 20 al 30% entro il 2020».