Russia, Medvedev programma la visita alle isole Curili. Il Giappone insorge

Pubblicato il 29 Settembre 2010 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

Dmitri Medvedev

Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev il 29 settembre ha annunciato dalla Kamciatka, in Estremo Oriente russo, che visiterà presto le isole Curili, oggetto di una storica contesa territoriale con il Giappone. ”Ci vado senz’altro, è una regione molto importante. Ora purtroppo c’è brutto tempo, ma lo farò presto”, ha risposto ai giornalisti, come riferisce l’agenzia Itar-Tass.

Mosca e Tokyo sono in disaccordo su quattro isole dell’arcipelago delle Curili, che i sovietici attaccarono il 18 agosto 1945 per poi impadronirsene. Una controversia territoriale che impedisce ai due paesi di firmare un trattato di pace dalla fine della seconda guerra mondiale.

Il Giappone ha subito invitato il presidente russo, Dmitri Medvedev, a rinunciare al suo piano di visitare le Curili del Sud, noti come i Territori del Nord secondo Tokyo, le quattro isole a nord di Hokkaido rivendicate dal Sol Levante e occupate dall’Urss alla fine della Seconda guerra mondiale. Lo ha detto il portavoce dell’esecutivo, Yoshito Sengoku, nel corso di una conferenza stampa.

Sengoku ha spiegato che Tokyo aveva ”espresso la propria posizione alla controparte russa”. Alla domanda se il Giappone aveva chiesto esplicitamente al presidente russo di rinunciare alla visita delle contese, il portavoce ha replicato con un secco ”sì, è corretto”.

Parlando in una intervista a Tokyo, il ministro degli Esteri giapponese Seiji Maehara ha spiegato di aver riferito all’ ambasciatore russo che la visita di Medvedev alle isole, se fatta, avrebbe assestato un duro colpo alle relazioni bilaterali.

Dopo il contenzioso scoppiato sulle isole Senkaku con la Cina, il Giappone ha tutto l’interesse di evitare l’apertura di un nuovo fronte che aumenterebbe la pressione sull’esecutivo da parte dell’opinione pubblica e dell’opposizione nazionalista. Qualora Medvedev dovesse portare a termine i suoi propositi, Tokyo dovrà reagire ”con forza”, con relative conseguenze sulle relazioni bilaterali e sui colloqui per la soluzione del contenzioso.

Le isole occupate, che tutte le cartine geografiche ufficiali disponibili sull’arcipelago nipponico considerano parte integrante del territorio del Giappone, sono quelle di Kunashiri, Etorofu, Shikotan nonché il gruppetto di isole di Habomai, in questo caso costituite in gran parte da scogli.