Russia. Putin: “Prevedere le minacce future, riarmo locomotiva dell’economia”

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Il premier e candidato presidenziale russo, Vladimir Putin, crede che il pericolo di una guerra nucleare mondiale sia ''basso'', perche' ''significherebbe la fine della civilta''', ma che sia necessario prevedere con 30-50 anni di anticipo la natura delle minacce.

''Abbiamo bisogno di meccanismi di risposta non solo alle minacce attuali. Dovremmo imparare a ''guardare oltre l'orizzonte', valutando la natura delle minacce con 30-50 anni di anticipo'', scrive il capo del governo in una articolo pre-elettorale sul quotidiano governativo, Rossiskaia Gazeta.

Putin e' convinto che il potenziale nucleare ''creato con sforzi enormi dai nostri padri e nonni'' resti un efficace deterrente contro un eventuale attacco alla Russia, ma riconosce la crescente importanza delle nuove armi non nucleari di alta precisione e a lungo raggio, delle capacita' militari nello spazio, della rivalita' nel mondo delle informazioni, soprattutto nel ciberspazio.

Il premier prevede infine che in un futuro piu' lontano le armi saranno create su nuovi principi fisici (geofisici, genetici, psicofisici ecc.).

Per Vladimir Putin, il riarmo militare strategico sara' la ''locomotiva'' dello sviluppo dell'economia della Russia, un settore per il quale il premier e candidato presidente prevede una spesa pari a quasi 600 miliardi di euro.

In un articolo fiume sull'organo ufficiale del governo Rossiskaia Gazeta intitolato "Essere forti: le garanzie di sicurezza nazionale della Russia", Putin scrive: ''L'epoca richiede una politica determinata di rinforzo del sistema aereo e spaziale del Paese. E' la politica degli Usa e della Nato nel settore della difesa antimissile che ci spinge'' al riarmo, scrive il capo del governo, sottolineando che su tale questione ''non puo' esserci un eccesso di patriottismo''.

''Si sostiene talvolta – scrive ancora Putin – che la rinascita del complesso militare-industriale sia un giogo per l'economia, una zavorra insormontabile che a suo tempo avrebbe portato alla rovina l'Urss. Io sono convinto che sia un grave errore''. E conclude: ''Il rinnovo del complesso militare- industriale diventera' una locomotiva per lo sviluppo dei settori piu' diversi'', conclude.