Sanzioni Russia, il tweet rimosso di Borrell: “Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez e diamanti ad Anversa”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 23 Febbraio 2022 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
Sanzioni Russia, il tweet rimosso di Borrell: Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez e diamanti ad Anversa

Sanzioni Russia, il tweet rimosso di Borrell: Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez e diamanti ad Anversa

Niente più shopping a Milano, né feste a Saint Tropez e diamanti ad Anversa. Così, in un tweet poi rimosso, l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica Estera Josep Borrell sintetizzava le sanzioni imposte alla Russia dopo il riconoscimento delle repubbliche ucraine di Donetsk e Lugansk.

Il riferimento era agli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni: sicuramente efficace ma decisamente inusuale nei toni. Il tweet faceva parte di una serie di 4, ora ridotta a 3, che iniziava così: “Oggi abbiamo convenuto all’unanimità di rispondere in maniera robusta alle azioni illegali della Russia contro l’Ucraina. Il pacchetto di sanzioni Ue colpirà 351 membri della Duma russa che hanno votato per il riconoscimento delle cosiddette Repubbliche popolari di Lugansk e di Donetsk”.

Russia-Ucraina, le sanzioni dell’Ue

La Ue ha risposto compatta con un accordo all’unanimità per un primo pacchetto di sanzioni dopo l’ingresso dei soldati russi nelle regioni orientali dell’Ucraina. 

“E’ un pacchetto che farà molto male alla Russia”, ha spiegato l’Alto Rappresentante Josep Borrell al termine della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri europei.

Le sanzioni riguarderanno anche “i membri della Duma (il parlamento russo) che hanno votato questa violazione del diritto internazionale e dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina”. Colpita sarà anche “la capacità dello Stato russo e del Governo di accedere al nostro mercato dei capitali finanziari e dei servizi”, con limitazioni “all’offerta di finanziamento e all’accesso del loro debito sovrano”, ha comunicato Borrell. Resta fuori dalle misure invece Putin.

Sanzioni Russia: colpiti oligarchi, banche e accesso ai mercati

Sono quattro le macro-categorie che finiscono nel mirino dell’Ue e degli alleati seguendo uno schema che, nel 2014, in occasione dell’invasione della Crimea, Bruxelles aveva già adottato. 

  • MEMBRI DELLA DUMA E OLIGARCHI. Il primo binario delle misure approvate nel Consiglio Affari Esteri di Parigi è quello delle sanzioni individuali. A finire nella black list dell’Ue sono i 351 membri della Duma che hanno votato a favore del riconoscimento delle repubbliche del Donbass da parte di Mosca. Nel mirino anche 27 persone ed entità che hanno un ruolo nella minaccia all’integrità ucraina e che includono soggetti che sostengono finanziariamente o materialmente l’aggressione nei confronti di Kiev, chi ha un ruolo nelle azioni destabilizzanti sul terreno e chi opera in quella che l’Ue chiama “guerra di disinformazione”. Londra, parallelamente, ha annunciato il congelamento degli asset britannici per tre oligarchi: Gennady Timchenko, Boris Rotenberg e Igor Rotenberg.
  • BANCHE. Il primo a colpire gli istituti russi, in ordine cronologico, è stato il premier britannico Boris Johnson, che in mattinata ha imposto lo stop all’accesso alla City per Rossiya, Is Bank, General Bank, Promsvyazbank e Black Sea Bank. Ma anche le sanzioni adottate dall’Unione prendono di mira le banche russe ed in particolare gli istituti “che stanno finanziando le operazioni militari russe e altre operazioni nei territori” riconosciuti da Mosca.
  • MERCATI. Limitazione al governo russo e allo Stato russo dell’accesso ai mercati e servizi finanziari europei con l’obiettivo di colpire l’offerta di finanziamento del debito sovrano russo.
  • COMMERCIO. Come accadde per la crisi di Crimea, le sanzioni europee impongono il divieto di export e import tra l’Ue e le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Gli Usa hanno già annunciato un bando sugli investimenti e le attività commerciali e finanziarie da parte degli americani nelle regioni separatiste.