Usa. Dopo la vittoria alle midterm, Sarah Palin e il Tea Party aspirano alla Casa Bianca

Pubblicato il 4 Novembre 2010 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Palin

Dopo la vittoria dei repubblicani alle elezioni midterm di martedi, se Sarah Palin, l’ex-governatrice dell’Alaska, dovesse decidere di partecipare alla corsa per la Casa Bianca nel 2012 non gli mancherebbe l’aiuto di svariati senatori e deputati che lei e il movimento conservatore Tea Party – di cui è ormai diventata la voce – hanno contribuito a far eleggere anche sconfiggendo solidi candidati dell’establishment.

Nella gara per la presidenza, di grande importanza è la prima elezione primaria (ne seguiranno numerose altre) che si svolge nel New Hampsire l’8 gennaio del 2012.

E’ il primo test cui si sottoporranno gli aspiranti presidenziali e cui gli elettori del piccolo stato daranno una sfoltita lasciando i campo solo chi ha reali possibilità. Basti pensare che Harry Truman nel suo tentativo di rielezione nel 1952 abbandonò la campagna dopo essere stato sconfitto nel New Hampshire.

Ora, in questa cruciale primaria la Palin può contare sull’aiuto del neoeletto senatore Kelly Ayotte, vincitore col sostegno dell’ex-governatrice e del Tea Party.

Nella storia recente della politica americana i vincitori, democratico e repubblicano, della contesa nel New Hampshire vengono immediatamente proiettati, anche se prima praticamente sconosciuti, sulla scena nazionale.

Quando la primaria si svolgerà nella South Carolina, il neoeletto governatore dello stato Nikki Haley, debitore della Paley, le darà tutto il sostegno necessario.

Spostandosi a ovest, Susana Martinez, che si appresta ad insediarsi quale nuova governatrice del New Mexico, sara di cruciale importanza per la Palin alle elezioni presidenziali nel contestare al presidente Barack Obama – se si presenta per un secondo mandato – il crescente elettorato ispanico che si sta aggrgeando nel sudovest del Paese.

Insomma, seppure la Palin non fosse candidata alle midterm, l’elezione delle dozzine di candidati scelti da lei o dal Tea Party l’aiutano a rinforzare le sue credenziali quale potente kingmaker del partito repubblicano e voce incontrastata del Tea Party.

Naturalmente non proprio tutto è andato come doveva andare per la ex-governatrice, che ha collezionato spettacolari sconfitte nelle corse senatoriali del Delaware e del Nevada, ma i successi ottenuti altrove le compensano e fanno della Palin e del Tea Party forze politiche con la capacità di gestire e dirigere la confusa frustrazione che alimenta la politica americana.

Sostanzialmente, per la ex-governatrice ed un gruppo di altri repubblicani, il risultato delle midterm non è servito solo ad assaporare il sapore della vittoria, ma anche a cominciare la lunga edificazione della strada che potrebbe portare alla nomina presidenziale del partito.

Ma sarà una strada lunga e tortuosa, perche le analisi dei risultati delle midterm indicano  che i futuri aspiranti alla corsa per la Casa Bianca si troveranno a dover operare tra un elettorato repubblicanto che – anche in virtù dell’attivismo e dell’impegno a livello nazionale del Tea Party – è diventato marcatamente più conservatore di prima.

I dati parlano chiaro: quattro su dieci elettori hanno detto agli exit poll  delle midtermche sostengono il Tea Party. Non solo, ma coloro che si definiscono conservatori sono il 41 per cento dell’elettorato contro il 32 per cento di quattro anni fa.