Shalit libero. Luci spente a Colosseo, Castello Sforzesco e Mole Antonelliana

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

Le luci del Colosseo, il monumento simbolo di Roma, questa sera alle 23, alla mezzanotte israeliana, si spegneranno per chiedere l’immediata liberazione di Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato quando aveva 19 anni il 25 giugno del 2006 al confine con la striscia di Gaza. Venerdì 25 giugno  ricorre il quarto anniversario dal rapimento.

Luci spente anche per il Castello Sforzesco, a Milano, e per la Mole Antonelliana, a Torino. Per partecipare all’iniziativa il padre di Gilad è arrivato stamani a Roma e ha incontrato privatamente, in Campidoglio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. All’iniziativa, promossa dai movimenti giovanili ‘Bene’ Birth Giovani’ e l’Unione Giovani Ebrei Italiani (Ugei), parteciperanno Alemanno, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e il presidente della comunità  ebraica di Roma, Riccardo Pacifici.

Il giovane soldato, la cui immagine campeggia sulla facciata del Campidoglio per chiederne la liberazione, è cittadino onorario dal 20 dicembre del 2008. ”Apprezzo veramente – ha detto il padre di Gilad Shalit – quello che sta facendo la città  di Roma, che Roma non dimentichi mio figlio e che si parli di lui. Mio figlio da 4 anni viene detenuto a fini di estorsione e questo rappresenta una violazione internazionale oltre che un crimine di guerra”.

”La giornata di oggi – ha sottolineato Alemanno – non può essere dimenticata. E’ purtroppo il quarto anniversario dal rapimento di Gilad e il Colosseo è il simbolo importante e potente da usare ogni qual volta vengono violati i diritti dell’uomo. Dopo 4 anni non si può più parlare di rapimento ma di sequestro”.