Siria: dal G7 frenata sulle sanzioni a Mosca. Alfano conferma: “La Russia non va isolata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2017 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
Siria: dal G7 frenata sulle sanzioni a Mosca. Alfano conferma: "La Russia non va isolata"

Siria: dal G7 frenata sulle sanzioni a Mosca. Alfano conferma: “La Russia non va isolata”

ROMA – Siria: dal G7 frenata sulle sanzioni a Mosca. Alfano conferma: “La Russia non va isolata”. “La Russia non va isolata, anzi nei limiti del possibile va coinvolta nel processo di transizione politica sulla Siria”, e su questo punto il G7 “la pensa in modo significativamente unito”. Lo ha detto Angelino Alfano, dopo una riunione allargata ai Paesi del Golfo e Turchia, a Lucca. Quanto all’ipotesi di nuove sanzioni emersa nella discussione di ieri, Alfano ha aggiunto che “ognuno ha espresso la propria opinione, ma mi pare prevalente la linea di coinvolgimento della Russia, al fine di una concreta collaborazione che eviti un conflitto militare e avvii un processo politico”.

Il negoziato con la Russia “sarà complesso, ma la prima tappa è già molto importante”, ha aggiunto Alfano, riferendosi alla visita a Mosca, in programma oggi e domani, del segretario di Stato Usa Rex Tillerson, che potrà contare su un “consenso molto convinto determinatosi tra ieri ed oggi qui a Lucca” in seno al G7 ed ai Paesi arabi.

Bashar al Assad nel frattempo, però, ha ripreso i raid sui ribelli, secondo gli attivisti anche con bombe a grappolo e napalm. Nell’ultima settimana, la crisi ha avuto un’escalation dopo la strage di civili, tra cui tanti bambini, avvelenati dal sarin e dal cloro nella provincia di Idlib, in una zona controllata dai ribelli, a cui gli Stati Uniti hanno risposto con un attacco missilistico su postazioni governative.

La palla, adesso, è tornata alla diplomazia, con ministri degli Esteri del G7 riuniti a Lucca. La posizione più dura è apparsa quella del britannico Boris Johnson, che ha evocato la possibilità di nuove sanzioni contro militari siriani e russi ed ha chiesto a Mosca, principale sponsor del regime, di “scegliere se continuare a stare al fianco di Assad oppure con il resto del mondo”.

Il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha avvertito che il suo Paese “risponde a quanti creano danni agli innocenti in qualunque parte del mondo”: una dichiarazione fatta a Sant’Anna di Stazzema per ricordare un eccidio nazifascista della seconda guerra mondiale, ma che oggi sembra avere come destinatario proprio l’uomo forte di Damasco. Sul cambio di regime, la posizione degli Stati Uniti è meno netta rispetto a quella dei britannici, e lo stesso Tillerson ha ricordato che la priorità resta quella di sconfiggere l’Isis.

L’Italia condivide questa linea più prudente e orientata alla ripresa del dialogo tra le parti. Angelino Alfano, in qualità di presidente del G7 Esteri, ha convocato una riunione straordinaria sulla Siria, domani a Lucca, per tentare di riannodare i fili del negoziato e scongiurare un’escalation militare.