Siria, Erdogan: “Abbattimento jet atto ostile, reagiremo a qualsiasi violazione”

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA

ANKARA – “Ogni soldato siriano che si avvicina alla frontiera con la Turchia sarà considerato un elemento di minaccia e la Turchia risponderà a qualsiasi violazione delle sue frontiere”. il premier turco Recep Tayyip Erdogan con il tradizionale discorso del martedì al gruppo parlamentare del suo partito, l’Akp, ha annunciato un cambio delle regole di ingaggio delle forze armate turche per effetto dell’abbattimento del caccia da parte delle forze siriane. Il premier poi, rivolto al governo di Damasco e all’ex amico Assad ha aggiunto: “Ognuno sa quanto sia cara l’amicizia della Turchia, ma anche quanto la sua ira possa essere violenta”.

Erdogan ha accusato la Siria di “atto ostile” e ha parlato di “attacco efferato”. Il jet violò lo spazio aereo siriano, ma solo per un brevissimo periodo e “per errore”, ha spiegato Erdogan, ripetendo la posizione turca dinanzi al Parlamento, proprio mentre a Bruxelles erano riuniti i 28 ambasciatori della Nato per affrontare la questione.

La Nato ha condannato con fermezza l’abbattimento giudicandolo un atto “inacettabile”.