Siria, governo Letta: “Tribunale internazionale per chi ha usato armi chimiche”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2013 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA
Siria, governo Letta: "Tribunale internazionale per chi ha usato armi chimiche"

Mario Mauro (ministro della Difesa), Enrico Letta e Emma Bonino (ministro degli Esteri) – LaPresse

ROMA – Secondo il governo Letta i responsabili dell’uso di armi chimiche in Siria devono essere portati davanti a un tribunale internazionale. Così recita un comunicato di Palazzo Chigi:

“L’utilizzo di armi chimiche ai danni della popolazione civile siriana” è un “atto che ripugna la coscienza del popolo italiano e che si configura come crimine contro l’umanità”; è una “inaccettabile violazione” del diritto internazionale ed i responsabili dovranno essere sottoposti alla giustizia internazionale”.

“Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha ricevuto oggi il Vice Presidente del Consiglio, Angelino Alfano, i Ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino e della Difesa, Mario Mauro, e il Sottosegretario Marco Minniti, con i quali ha fatto il punto sulla crisi siriana, anche alla luce degli intensi contatti avuti in questi giorni con l’Amministrazione americana e i partner europei ed internazionali”, si legge nella nota diffusa da palazzo Chigi.

“Nel corso della riunione è stata ribadita la posizione espressa ieri in Parlamento. L’Italia, in sintonia con gli orientamenti dei propri Alleati, ribadisce la più ferma condanna dell’utilizzo di armi chimiche ai danni della popolazione civile siriana quale atto che ripugna la coscienza del popolo italiano e che si configura come crimine contro l’umanità. Tale palese violazione del diritto internazionale è inaccettabile – prosegue il comunicato – ed i responsabili dovranno essere sottoposti alla giustizia internazionale. Il Governo conferma il proprio sostegno all’azione degli ispettori delle Nazioni Unite incaricati delle indagini e chiede che la loro attività possa procedere con la massima libertà e celerità”.

“Il conflitto in corso – sostiene il governo – ha già provocato un numero drammatico di vittime civili e di profughi, che vivono in condizioni insostenibili in Siria e nei Paesi vicini che ospitano centinaia di migliaia di sfollati. Si tratta di un dramma umanitario le cui dimensioni rischiano di compromettere la stabilità di una regione alla quale ci legano rapporti di antica vicinanza e nella quale siamo attivamente impegnati, a partire dalla nostra partecipazione al contingente Unifil in Libano“.

“L’Italia non lesinerà i propri sforzi volti a ripristinare la pace, la stabilità ed il dialogo civile e religioso in Siria e nei Paesi della regione. Come preannunciato ieri in Parlamento, il Governo – conclude la nota – continuerà a seguire da vicino gli sviluppi della situazione in stretto raccordo con la Comunità internazionale”.