Siria: “L’Italia si faccia sentire in Europa”

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA

DAMASCO, 19 GIU – L’Italia “faccia prevalere” il suo ”buon senso” in Europa, perche’ in Siria sono oramai in azione al Qaeda e gruppi estremisti salafiti, e l’Europa ”ci deve aiutare” invece di limitarsi alle sanzioni: lo ha detto all’ANSA il portavoce del ministero degli Esteri di Damasco, Jihad Makdissi.

“L’Italia e’ il nostro piu’ importante partner commerciale, e noi crediamo nelle relazioni con il nostro partner Mediterraneo”, ha detto Makdissi. ”Ma allo stesso tempo c’e’ l’Ue, e l’Italia e’ impegnata a portare avanti la politica di Bruxelles. Speriamo che la voce dell’Italia sia ascoltata di piu’ nei confronti della Siria, in modo di aiutare il Paese invece di limitarsi a imporre sanzioni”. “Non neghiamo – ha proseguito – di avere una crisi politica, vogliamo che dai nostri vicini arrivi un aiuto, invece di trasformare la Siria in un’altra ‘Kandahar'”. Come è emerso, ha aggiunto il portavoce, “qui non c’e’ piu’ solo governo e opposizione, ma un terzo attore, qui ci sono al Qaeda e i salafiti: l’Europa ci aiuti”. L’Italia “e’ un grande Paese, molto importante nell’Unione europea, dovrebbe prevalere il suo buon senso in Europa”, ha concluso.

Il governo siriano “apprezza il ruolo del Vaticano”, caratterizzato da una vocazione “umanitaria”. La posizione della Santa Sede “e’ quella di costruire ponti” e il Vaticano ”ha espresso preoccupazione per la violenza crescente”.