Siria. Russia accusa gli Usa di ”giustificare il terrorismo” contro Assad

Pubblicato il 25 Luglio 2012 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov

MOSCA, RUSSIA – Sulla crisi siriana i rapporti tra Stati Uniti e Russia si fanno sempre più tesi, principalmente per il rifiuto di Mosca, e di Pechino, di approvare una stretta alle sanzioni già in atto come vorrebbe il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Mercoledi una bordata di grosso calibro è partita dalla capitale sovietica verso gli Stati Uniti.

Nientemeno che il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha detto che la posizione degli Usa sul recente attentato a Damasco e’ una ”giustificazione diretta del terrorismo”. ”Non riusciamo a capire la rinuncia dei nostri partner occidentali a condannare l’attentato. Lavrov si è riferito all’attacco ribelle nel centro di Damasco del 18 luglio in cui sono stati uccisi alti responsabili della repressione siriana, tra cui il cognato del presidente Bashar al-Assad.

”Inoltre l’ambasciatrice americana all’Onu Susan Rice – ha proseguito Lavrov – ha parlato di questo attentato come di una dimostrazione del fatto che il Consiglio di sicurezza dell’Onu non puo’ piu’ rinviare la risoluzione sul capitolo sette, come a dire ‘noi sosterremo gli atti terroristici finche’ non sara’ votata la risoluzione sul capitolo sette. E’ una posizione orribile, non posso neppure trovare le parole giuste per esprimere il nostro atteggiamento a tutto cio”’, ha osservato il ministro durante una conferenza stampa a Mosca.

”Quasi allo stesso modo – ha proseguito – si e’ pronunciato il portavoce del dipartimento di stato Victoria Nuland dicendo che, quando il regime di Assad si comporta nel modo in cui si sta comportando e il Consiglio di Sicurezza non puo’ votare quello che vogliono gli Usa e l’Europa occidentale, non e’ da stupirsi che a Damasco e in Siria in generale capitino tali atti di terrorismo e l’opposizione ricorra a tali azioni”. ”Questa e’ una giustificazione diretta del terrorismo”, ha concluso il ministro russo.