Usa, sondaggio. Pessime notizie per Obama e Congresso, per il 73% le cose vanno male

Pubblicato il 11 Agosto 2011 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Barack Obama

WASHINGTON, STATI UNITI – Le paure sullo stato dell’economia inducono una vasta maggioranza di americani a ritenere che gli Stati Uniti siano sulla strada sbagliata, e quasi la metà temono che il peggio debba ancora venire, a quanto ha accertato un sondaggio Reuters/Ipsos.

Il sondaggio riflette ansia crescente per come va l’economia e frustrazione con Washington dopo un default appena evitato la settimana scorsa, un declassamente del rating dei Treasurys da parte di Standard & Poor, un andamento a precipizio di Wall Street e un tasso di disoccupazione inchiodato al 9,1 per cento.

Il presidente Barack Obama ha risentito politicamente dal brutale dibattito, durato settimane, sull’innalzamento del tetto del debito, e le preoccupazioni per lo stato dell’economia sono segnali preoccupanti per la possibilità che venga rieletto nel 2012. Secondo il sondaggio, la sua popolarità è scesa dal 49 al 45 per cento in un mese. Per contrasto, la popolarità del suo predecessore George W. Bush nell’anno elettorale del 2004 non è mai scesa sotto il 46 per cento.

Secondo il sondaggio il 73 per cento degli americani è convinto che gli Stati Uniti stiano procedendo ”sul binario sbagliato”, mentre solo il 23 per cento crede che staiano andando nella direzione giusta. Il 47 per cento teme che per quanto riguarda l’economia ”il peggio deve ancora venire”, ovvero il 13 per cento in più rispetto ad un anno fa, quando fu posta la stessa domanda.

A risentire di più del sofferto accordo sul debito sono i repubblicani, che sono giudicati male dal 49 per cento, mentre il 42 per cento disapprova il comportamento del movimento conservatore Tea Party. Se la cavano meglio i democratici, criticati dal 40 per cento. Il sondaggio sembra indicare il crescere di un’ondata contro gli incumbent, ovvero coloro che si aspettano di essere rieletti: solo il 24 per cento degli americani ritiene che i membri del Congresso di Washington meritano di essere riconfermati, la più bassa percentuale dal 1991.

L’analista demoscopica della Ipsos Julia Clark ha rilevato che il tasso di approvazione per Obama è ancora relativamente resistente, ma ha aggiunto che se la sua popolarità dovesse scendere ancora, sotto il 40 per cento, la sua rielezione diventerebbe difficile. ”Una carente situazione economica creerebbe una carente situazione per per le possibilità di rielezione del presidente”, rileva la Clark, ”perchè quando l’economia va male l’elettorato vuole cambiare la guida del Paese”.