Stati Uniti/ Due sottomarini nucleari russi si sono avvicinati alla costa orientale

Pubblicato il 5 Agosto 2009 - 16:20 OLTRE 6 MESI FA

È sempre più clima da Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia. Due sottomarini nucleari russi negli ultimi due giorni si sono avvicinati alla costa orientale degli Stati uniti, una manovra abituale negli anni del confronto a distanza tra le due superpotenze, ma che negli ultimi quindici anni non s’era più verificata: è quanto ha rivelato il New York Times.

Il segnale da Mosca rappresenta una preoccupante novità dopo la ripresa dei voli degli aerei strategici a lungo raggio ripresi nel 2007 ma l’episodio in sé ha rappresentato un rischio limitato per le difese Usa. Le unità infatti, non erano armate di missili balistici a testata nucleare: si tratta di due sottomarini d’attacco (che cacciano altri sommergibili) classe Akula.

Secondo il Pentagono uno dei due sottomarini è rimasto in acque internazionali, a circa 200 miglia dalla costa statunitense. Dell’altro non è chiara la rotta che ha seguito: secondo un alto ufficiale, negli ultimi giorni questo si sarebbe diretto verso Cuba, mentre un altro ufficiale dice che ha navigato verso nord.

Secondo alcuni analisti la prova di forza potrebbe essere una manovra ad uso interno per mascherare il recente fallimento, il sesto dal 2005, del lancio di un missile di ultima generazione Bulava effettuato il 15 luglio scorso dall’Artico.

L’ammiragliato russo ha tentato di ridurre la portata della notizia, non ha negato l’evento ma ha spiegato soltanto che il pattugliamento di unità russe a largo delle coste Usa ma in acque internazionali «è una pratica abituale». Secondo il vice capo di stato maggiore Anatoly Nogovitsyn «la marina statunitense fa altrettanto».