Siria. Usa con la Cia aumentano aiuti ai ribelli anti-Assad

Pubblicato il 22 Luglio 2012 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI -L’amministrazione Obama ha per il momento abbandonato gli sforzi per una soluzione diplomatica in Siria e ha aumentato gli aiuti ai ribelli e raddoppiato gli sforzi per mettere insieme una coalizione di Paesi per costringere il presidente Bashar al Assad a lasciare.

Lo scrive il New York Times citando alcune fonti americane, secondo le quali l’amministrazione si starebbe consultando con la Turchia e Israele per come gestire il crollo del regime siriano. Il tipo di aiuti ai ribelli non includerebbe armi ma attrezzature e addestramento per migliorare le comunicazioni fra loro, cosi’ da facilitarne la formazione di un fronte comune.

”Avrete notato che l’opposizione negli ultimi due mesi si e’ rafforzata. Ora siamo pronti ad accelerare” ancora questo processo, afferma un rappresentante dell’amministrazione americana con il New York Times, augurandosi che con l’appoggio da Stati Uniti, Turchia e dai governi arabi ci sia un conflitto piu’ bilanciato per l’opposizione siriana.

L’amministrazione Obama sta anche lavorando con i ribelli siriani per mettere a punto un processo di transizione per il giorno in cui il regime crollera’, incluso un governo provvisorio in grado di rappresentare alawiti, sunniti e cristiani. E’ possibile che i ribelli ottengano anche appoggio in termini di intelligence.

Secondo il quotidiano un piccolo numero di agenti Cia sta operando segretamente nel sud della Turchia da diverse settimane, per aiutare gli alleati a decidere chi tra i gruppi dell’opposizione siriana dovra’ ricevere armi per combattere il regime. Gli sforzi della Cia puntano in parte ad assicurare che le armi restino fuori dalla portata degli alleati di Al Qaida o di altri gruppi terroristici.