Concistoro al veleno: è sfida tra Bertone e i cardinali

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

Tarcisio Bertone (Lapresse)

CITTA’ DEL VATICANO – L’ultimo Concistoro, quello dell’Epifania, ha aumentato, possibilmente, i veleni e le contrapposizioni tra cardinali. In particolare tra fedeli e critici del segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Nell’ultimo Concistoro, la riunione in cui vengono nominati i nuovi cardinali, ha visto un aumento notevole della presenza italiana: 30 su 120. Eppure coincide con un periodo in cui l’episcopato italiano appare quanto mai diviso e senza un leader. Soprattutto, incapace di imporre un proprio candidato se in tempi brevi si dovesse porre il problema della successione a papa Benedetto XVI.

Il Concistoro ha segnato la rivincita e l’aumento di potere di Bertone, cosa che non è passata inosservata ai suoi nemici. Tre suoi uomini  sono andati in posti chiave: Domenico Calcagno amministra il patrimonio della Santa Sede, Giuseppe Versaldi è presidente della Prefettura per gli affari economici e Giuseppe Bertello presiede il Governatorato.

Pare che la mossa di Bertone abbia fatto letteralmente imbufalire gli altri cardinali, e ora alcuni meditano di scrivere una mozione al papa anche se Benedetto XVI si è sempre mantenuto molto a distanza da questioni di questo genere. Non solo, i cardinali lo accusano di aver reso l’agenda della Chiesa più provinciale. Come prova proprio l’ultimo Concistoro che non ha visto l’arrivo di nemmeno un cardinale africano o sudamericano (tranne il brasiliano Joio Braz da Aviz).