Teheran, ricominciano gli scontri nelle strade. Aggredito l’ex presidente Khatami

Pubblicato il 18 Settembre 2009 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Violenti scontri con le forze di sicurezza iraniane sono scoppiati il 18 settembre nel centro di Teheran, dove diverse decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada per rinnovare le proteste contro l’esito delle discusse presidenziali del 12 giugno, che sancirono la conferma in carica di Mahmoud Ahmadinejad ma che da più parti sono state condannate come viziate da pesanti brogli.

L’ex presidente riformatore iraniano Mohammed Khatami è  stato aggredito durante le manifestazioni odierne a Teheran contro Israele. Lo afferma il sito dello stesso Khatami.

I dimostranti hanno approfittato delle celebrazioni per la Giornata di ‘Quds’, cioè Gerusalemme, che si svolgono ogni anno in segno di solidarietà nei confronti del popolo palestinese: fin dall’inizio dei cortei hanno occupato i punti strategici della capitale, per poi muoversi in senso concentrico verso la centralissima piazza Vali Asr, e da lì procedere in direzione dell’Università.

Ben presto i contestatori, tra cui un elevato numero di donne, in massima parte molto giovani, hanno preso a scandire slogan a sostegno del leader dell’opposizione Mir Hossein Mousavi, il principale avversario di Ahmadinejad alle recenti elezioni: «Ya Hossein! Mir Hossein!», ha gridato la folla, che ha anche reclamato la scarcerazione dei dissidenti imprigionati sulla scia dei disordini dei mesi scorsi.

«Né Gaza né Libano, io mi sacrificherò per l’Iran!», o «Non abbiate paura, siamo tutti insieme!», hanno cantato i dimostranti, quasi tutti vestiti di verde, il colore adottato a suo tempo da Mousavi per la propria campagna elettorale. I manifestanti si sono quindi diretti verso l’ateneo, dove è previsto un discorso del  presidente della Repubblica Islamica.