Texas, giudici ripristinano legge anti-aborto super-restrittiva: amminstrazione Biden ricorrerà a Corte Suprema?

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 9 Ottobre 2021 - 13:42 OLTRE 6 MESI FA
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Texas, giudici ripristinano legge anti-aborto super-restrittiva: amminstrazione Biden ricorrerà a Corte Suprema? (foto Ansa)

La corte d’appello federale di New Orleans ha permesso al Texas di ripristinare la controversa legge che vieta la maggior parte degli aborti nello Stato.

Entrata in vigore il 1 settembre, questa legge vieta l’aborto una volta rilevato il battito cardiaco dell’embrione. Il battito viene rilevato dopo le circa sei settimane di gravidanza quando la maggior parte delle donne non sa ancora di essere incinta.

Legge aborto Texas bloccata dopo ricorso amministrazione Biden

Era stata temporaneamente bloccata da un giudice federale del Texas a seguito di un ricorso dell’amministrazione Biden. “Questa corte non permetterà che questa scioccante privazione di un diritto così importante continui un altro giorno”, aveva scritto il giudice nella sua decisione. Gli aborti oltre le sei settimane erano quindi ripresi nelle cliniche statali. Il procuratore generale del Texas, il repubblicano Ken Paxton, ha fatto però appello alla Corte federale di New Orleans. Considerata una delle più conservatrici del Paese, la Corte si è pronunciata in suo favore.

“Grandi notizie stasera”, ha twittato Paxton non appena è stata rilasciata la decisione sull’appello. “Combatterò gli eccessi del governo federale in ogni momento”, ha aggiunto.

Governo Usa ricorrerà alla Corte Suprema

Con ogni probabilità, il governo federale Usa contesterà ora la decisione della corte d’appello alla Corte suprema degli Stati Uniti. Dal 1973, dopo l’emblematica sentenza Roe contro Wade, negli Usa viene garantito il diritto delle donne ad abortire. La sentenza precisava che si applicava fino a quando il feto non è vitale, cioè intorno alle 22 settimane di gravidanza. Negli ultimi anni leggi paragonabili a quelle del Texas sono state approvate da una dozzina di altri stati conservatori e condannate in tribunale per aver violato tale giurisprudenza.